Sugar Richardson: "Amir è elettrizzato dall'idea di debuttare in Italia. E' elegante e bello da vedere, sarò a Firenze per tifare Fiorentina"
Il più famoso della famiglia ad oggi resta ancora il padre, Michael Sugar Ray Richardson, campione in Nba Knicks, Warriors e Nets ma anche in Italia con la Virtus Bologna e la Libertas Livorno. E proprio al capoluogo felsineo è rimasto legato il padre di Amir, oggi centrocampista viola, che al Corriere dello Sport ha parlato proprio del figlio:
"Sono strafelice e so che lo è anche lui. Ci sentiamo spesso, era elettrizzato all’idea di debuttare nel calcio italiano. E sapete, ha una gran voglia di ripassare da Bologna, gli è rimasto un bellissimo ricordo della città e della gente. E’ nato quando giocavo ad Antibes, ha scoperto il pallone da bambino e non se ne è più separato. Giocava ovunque, nei cortili, sui capetti di periferia. Ed ha iniziato a farsi notare molto presto. Ricordo che un giorno su “Le Figaro” uscì un articolo che parlava di lui e diceva che suo padre era stato un campione di basket e lui lo sarebbe diventato nel calcio.
E’ esaltante vederlo giocare. Grande passione, sa leggere il gioco palla al piede e anticipare la manovra avversaria. Tattica e tecnica non gli difettano, ed è anche elegante da vedere. Quando giocavo non ero esperto di calcio ma adesso me ne intendo, davvero. Merito di Amir.
La Virtus? Bologna e Firenze sono vicine. Verrò a vedere qualche partita della Fiorentina ma anche qualcuna della mia Virtus. Promesso. Virtus per sempre, Fiorentina nel futuro. Il mio cuore è per mio figlio, che sta facendo la sua strada".