Ramadani, l'ex nemico che di colpo è entrato nelle grazie della dirigenza viola. Il balletto tra Italiano e Jovic
In principio fu Corvino, che nel Balcani pescava in lungo e in largo, spesso appoggiandosi a Fali Ramadani, plenipotenziario albanese che da quelle parti detta legge. Poi con il cambio di proprietà il ruolo dell'agente sembrava essersi ridotto, tanto che la famosa "lettera segreta" diffusa in parte dal New York Times, in base alla quale lo stesso Ramadani avrebbe ricevuto mandato dai Della Valle a vendere cinque calciatori, tra cui Vlahovic e Milenkovic, appariva come un bell'ostacolo nella gestione Commisso. In quei tempi la Fiorentina con i procuratori tanto odiati ci lavorava eccome, in particolare con Davide Lippi.
Poi il cambio di rotta improvviso e la scorsa estate ecco tornare in rampa di lancio il buon Ramadani: prima il rinnovo annuale di Milenkovic, a condizione che a Firenze tornasse pure un quasi ex calciatore come Nastasic. Poi la presa in procura di Italiano e quindi ecco il moltiplicarsi degli intrecci con Luka Jovic, per il quale l'agente sta cercando un punto d'incontro tra Real e Fiorentina. E che dire di Vanja Milinkovic-Savic? sempre di Serbia si parla e non è da escludere che l'influenza di Ramadani arrivi su di lui.
Da nemico conclamato insomma ad alleato e addirittura quasi dirigente, visto che su Jovic è proprio lui ad avere maggiori poteri per trovare l'ingaggio giusto. E' il bello della vita: ci si odia ma poi se c'è interesse comune, alla fine ci si ritrova e si può diventare anche amici.