Nocivo in area offensiva e ora anche in quella difensiva: a tutti i costi Nzola, perfino da esterno. Una fiducia così 'cieca' non si era mai vista
Se Italiano volesse realmente o meno Mbala Nzola la scorsa estate, o se lo avesse semplicemente preferito ad alternative più scadenti, non lo sapremo forse mai. Di sicuro il tecnico non ha mai fatto mancare la vicinanza all'angolano, che a Firenze sta mettendo insieme uno score tra i più tragici che si ricordino nella storia della Fiorentina. Un mix di inadeguatezza tecnica, condizionamento mentale, sfiducia autoprodotta fin dai primi palloni toccati ad agosto e appena 4 gol in 31 apparizioni (2 dei quali su rigore).
Ieri l'angolano è rimasto in campo per tutti i 90 minuti, partendo addirittura da esterno, senza offrire il benché minimo contributo che uno si aspetterebbe da chi gioca su fascia. In più, l'errore imperdonabile che è valso l'assist a Piccoli per il momentaneo 2-2. Ora che è arrivato Belotti e che, se non altro, Gonzalez è recuperato è l'ora forse di mettere in soffitta questo sgradevole esperimento. Quanto a Nzola: non può essere lui il titolare di una Fiorentina ambiziosa, sempre che l'intenzione di base sia quella. Ma questo ad agosto lo si sapeva già.