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Il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso si è distinto fin dal suo arrivo a Firenze grazie a una grande chiarezza e sincerità. Il fondatore del colosso Mediacom e ora Presidente della Fiorentina non si è mai risparmiato nei confronti di nessuno mettendo al primo posto l’onestà, un fattore che ai tifosi viola è sempre piaciuto.

Ieri sera durante Casa Viola, la trasmissione di Toscana TV, Rocco Commisso si è lasciato andare ad una tirata di orecchie nei confronti della burocrazia italiana e del Presidente del Consiglio Conte. Commisso, dal suo arrivo a Firenze, ha sempre cercato il fast fast fast ma le farraginose procedure italiche l’hanno sempre ostacolato.

Se infatti con il Centro Sportivo ha trovato una strada quasi spianata, grazie anche all’immenso lavoro del Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e dei suoi collaboratori, con lo stadio invece ha trovato tanti, troppi, muri.

Centro Sportivo Fiorentina Motto Commisso

 

Sovrintendenza, Belle Arti, Politica, Confini, Enti. I troppi tira e molla locali hanno frenato tutti gli entusiasmi del Presidente Commisso che, comunque, continua a sognare uno stadio di proprietà e non ha intenzione di farsi soffocare dalla burocrazia.

Parlando di Stadio, ieri sera, Commisso ha sottolineato di come la burocrazia stia fermando gli aiuti in un momento critico come questo: “Ho sentito che gli aiuti che doveva dare il Governo ai cittadini non sono ancora arrivati. Ma è impossibile dopo che sono passati due mesi”

Chi vive, lavora e cresce economicamente in America quando si rapporta con la lentezza italiana si sente come offeso e Rocco Commisso ieri l’ha fatto sentire. Una sottolineatura pesante quella del Presidente della Fiorentina, un uomo che ha voglia di investire in Italia ma che si trova frenato dalle catene burocratiche.

Oltre alla lentezza dovuta ai tempi lunghi della burocrazia, le modalità per investire sono anche confuse perchè per poter realizzare qualcosa c'è il bisogno e l'obbligo di sentire troppe campane.

 


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