"La situazione era un po’ più complessa": non è ancora il momento di Brekalo, ma il suo valore dovrà essere sfruttato
La citazione del film 'Il Divo', opera del regista Paolo Sorrentino, si può riallacciare alla situazione di Josip Brekalo. Arrivato a gennaio, l’attaccante croato è il rinforzo in corso d’opera del pacchetto di esterni a disposizione di Italiano, che da febbraio in poi ha avuto numerose opzioni sulle fasce offensive. Forse è proprio questo fattore a incidere sulla manciata di minuti che è riuscito a raccogliere il numero 77 della Fiorentina, decisamente pochi se si considera il valore del giocatore.
Per Brekalo è ancora in corso la ‘fase pazienza’, del tutto normale visto le sole sette partite (tre da titolare) giocate a Wolfsburg nei mesi prima di arrivare a Firenze. Come già detto e ribadito più volte, il recupero della miglior condizione richiede che lo scorrere del tempo faccia il suo corso. Dunque tutto regolare, piano piano arriverà la miglior versione e la Fiorentina si godrà il suo acquisto. Eppure è un peccato frenare ulteriormente la sua crescita, già non rapidissima.
Se è vero che il campo è la miglior medicina contro una condizione arretrata, non sono stati fatti molti passi in avanti. Circa tre settimane fa, da Poznan, erano arrivati ottimi segnali sul fronte Brekalo, i quali evidentemente non sono bastati per raccogliere un po’ di continuità nel minutaggio. Neanche a Salerno e a Napoli c’è stato spazio per lui: Ikoné e Gonzalez titolari, subentra Sottil all'Arechi, Gonzalez e Sottil poi titolari al Maradona con Kouame e Saponara subentrati.
Che la concorrenza in tema esterni sia fitta è cosa nota, ma Brekalo ha tutte le carte in regola per reggerla ritagliandosi il suo spazio, cosa che ancora o non gli è stata permessa o non è capace di compiere a causa di qualche problema fisico. La compatibilità con Nico Gonzalez e le potenzialità da non sottovalutare tracciano la strada per il futuro dell'attacco della Fiorentina. Ma sembra che si dovrà aspettare più del previsto.
Per Brekalo è ancora in corso la ‘fase pazienza’, del tutto normale visto le sole sette partite (tre da titolare) giocate a Wolfsburg nei mesi prima di arrivare a Firenze. Come già detto e ribadito più volte, il recupero della miglior condizione richiede che lo scorrere del tempo faccia il suo corso. Dunque tutto regolare, piano piano arriverà la miglior versione e la Fiorentina si godrà il suo acquisto. Eppure è un peccato frenare ulteriormente la sua crescita, già non rapidissima.
Se è vero che il campo è la miglior medicina contro una condizione arretrata, non sono stati fatti molti passi in avanti. Circa tre settimane fa, da Poznan, erano arrivati ottimi segnali sul fronte Brekalo, i quali evidentemente non sono bastati per raccogliere un po’ di continuità nel minutaggio. Neanche a Salerno e a Napoli c’è stato spazio per lui: Ikoné e Gonzalez titolari, subentra Sottil all'Arechi, Gonzalez e Sottil poi titolari al Maradona con Kouame e Saponara subentrati.
Che la concorrenza in tema esterni sia fitta è cosa nota, ma Brekalo ha tutte le carte in regola per reggerla ritagliandosi il suo spazio, cosa che ancora o non gli è stata permessa o non è capace di compiere a causa di qualche problema fisico. La compatibilità con Nico Gonzalez e le potenzialità da non sottovalutare tracciano la strada per il futuro dell'attacco della Fiorentina. Ma sembra che si dovrà aspettare più del previsto.
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