Jack Ebbasta, ergo il monopolio della trequarti. Ma Italiano, prima o poi, avrà bisogno anche di Barak... e Gino?
Un tripudio. È questa la miglior espressione per rappresentare l’inizio di stagione di Giacomo Bonaventura, meritevole pure della chiamata in Azzurro dopo anni (festeggiata subito con una rete). Le prestazioni di Jack con la Fiorentina, fra gol, assist e giocate d’autore, sono state talmente eccellenti da togliere praticamente minuti ai suoi sostituti. Nello specifico, Antonin Barak e Gino Infantino.
Ovviamente, qui vanno fatte delle considerazioni preliminari. Per il centrocampista ceco, il virus raccolto in estate è stato largamente debilitante, mettendolo fuorigioco per quasi due mesi. Il classe 2003 argentino, invece, è in quello che si potrebbe definire “normale processo di apprendistato calcistico dall’altra parte del globo”. Ergo, prima di trovare un consistente minutaggio, ne dovrà passare di acqua sotto Ponte Santa Trinita.
Il ritorno di Barak
Dunque, ci focalizziamo sull’ex Verona. Tornato in Nazionale durante quest’ultima sosta, Antonin è, a tutti gli effetti, a disposizione completa di mister Italiano, con la possibilità – molto elevata – di ritrovare una maglia da titolare.
D’altronde, Barak – specie dopo la rete di Basilea – è diventato “l’uomo di Coppa”, colui che può vantare un significativo score in Conference League. Non sarebbe quindi follia vederlo partire dal 1’ contro la compagine serba che approderà a Firenze.
Incognita argentina
E Infantino? Beh, per lui, come detto, la giovane età è una grossa discriminante. Molto improbabile vederlo spesso dall’inizio nel corso di questa stagione... a causa di un Jack Ebbasta che non lascia nemmeno le briciole ai suoi competitor.