Le ripercussioni dell'acquisto di Badelj. E ora che farà Montella?
Oltre a significare molto sul piano emotivo, la seconda volta di Milan Badelj alla Fiorentina apre degli scenari interessanti anche dal punto di vista tattico. Come dichiarato dal ds viola Daniele Pradè nella conferenza stampa di ieri, il centrocampista croato è utile in un centrocampo a tre, ma può dare qualità anche in una mediana a due: guardando al passato calcistico di Badelj, ha probabilmente dato il meglio di sé giocando in un centrocampo a due. Un acquisto quindi, quello dell'ex Lazio, che apre diversi scenari per la Fiorentina del futuro: molto dipenderà anche dall'altro acquisto che verrà fatto a centrocampo, con Tonali e Berge in cima alla lista dei desideri dei dirigenti viola. C'è anche da dire però, che Montella ha sempre amato giocare con il centrocampo a tre e con il play basso: Pizarro a Firenze, Biglia al Milan i due esempi più lampanti. Ma il tiqui-taca visto nella sua prima esperienza in riva all'Arno è difficilmente replicabile, anche per la mancanza dei giocatori adatti a farlo, e allora cambiare idea e modulo potrebbe essere la soluzione ideale. Il 4-2-3-1 potrebbe rappresentare l'opzione giusta, con Boateng, Chiesa e mister X nel terzetto dietro a mister Y. Dalla cintola in su, dovranno arrivare ancora altri tre titolari: un centrocampista almeno, un esterno d'attacco e un attaccante. Rinforzi per accontentare Montella e consentirgli di poter variare modulo e tattiche anche a partita in corso.