Galbiati: "Milenkovic buon giocatore ma non ottimo. Se non è andato a Milan o Juventus un motivo c'è, la sua crescita è finita. Parisi a destra? Una fascia sprecata, Ikone non si è mai visto"
L'ex difensore viola Roberto Galbiati commenta la sconfitta in trasferta della Fiorentina con la Lazio affrontando varie questioni tecniche e tattiche, analizzando anche il rendimento di alcuni singoli e le scelte di Italiano.
"La partita finisce quando l’arbitro fischia, ieri la Fiorentina ha fatto harakiri. Un tempo per uno, la Fiorentina ha preso un palo, prima il gol annullato. Terracciano ha dovuto fare due interventi miracolosi. L’arbitro non mi è piaciuto nella gestione della partita, ma nelle situazioni importanti, devo dire che ha avuto ragione, il VAR si è comportato molto bene. Secondo me Ikone prima sbilancia Rovella, poi il laziale cade sul francese perdendo l’equilibrio”.
"Ci poteva stare il pari, ma giocare con Parisi a destra fa sprecare una fascia, anche se vanno fatti i complimenti al raggio per la prestazione; Ikone lo abbiamo visto giocare solo negli ultimi minuti, la palla non gli arrivava mai, nella prima frazione di gioco non si è mai visto. Tuttavia questa scelta tattica non mi ha convinto. La Lazio ha dimostrato di non essere superiore alla Fiorentina, ha evidenziato ancora dei problemi e avrei sfruttato meglio le fasce. Questa squadra rinvia sempre il salto di qualità e ora arrivano tre partite difficili".
Su Milenkovic: “L’errore di Milenkovic in marcatura è invece alla base del fallo di mano del serbo. Un buon giocatore ma non ottimo. Si parlava di Juve e Milan per lui, ma non ci è andato poi e chiediamoci perchè. La sua crescita penso sia finita, e che possa migliorare di un minimo rispetto a quanto fatto vedere. Deve migliorare il posizionamento, lui non sente l’avversario come ieri sera. Tutti i difensori viola hanno delle problematiche, ma Milenkovic nell’ultimo periodo di fa spesso anticipare, anche sulle palle basse in area. Un difensore deve saper difendere, se poi è anche pericoloso sulle palle inattive, questo è un fattore aggiuntivo”.
Quindi ha concluso: “Il cambio di Beltran? Lo avrei fatto negli ultimi 10 minuti. La Lazio aveva iniziato a prendere piede, Nzola poteva permettere di tener palla, questa era la speranza di Italiano per far respirare la squadra e correre meno pericoli. Gli allenatori non danno più contentini. Credo che Beltran debba avere giocare in spazio più grandi in campo per esprimersi al meglio”.