Polverosi: "Palladino ha riportato la squadra a casa col cambio tattico della ripresa, un allenatore non deve avere paura di cambiare. Ma avere Gudmundsson è un'altra cosa"
Il giornalista del Corriere dello Sport-Stadio, Alberto Polverosi, ha espresso la propria analisi su quanto accaduto domenica scorsa in Fiorentina-Lazio, soprattutto su come sia cambiata la squadra viola nel corso del secondo tempo.
“Prima la qualità e poi la tattica”
“Gudmundsson e la difesa a quattro - scrive Polverosi - prima Gud (la qualità) e poi la linea a quattro (la tattica) sia chiaro, così è cambiata la Fiorentina fra i il primo e il secondo tempo, ha rimontato la Lazio e l’ha battuta al 90'”.
“Un allenatore non deve avere paura di cambiare”
E poi su Palladino: “Un allenatore non solo non deve aver paura di cambiare, ma deve cambiare quando la squadra non va bene. Per sei partite ha provato la difesa a tre ed è andata male, ha inventato Biraghi difensore di centrosinistra quasi come fosse un capriccio, poi, di colpo, la Fiorentina è tornata alla linea a quattro alla quale era abituata da un triennio di buoni risultati con Italiano e ha ritrovato finalmente un 10 degno di indossare quel numero”.
“Ha riportato la squadra a casa”
Infine: “Il cambio tattico della ripresa ha riportato la squadra a casa, l’ha rimessa a suo agio…Vale però la pena ricordare che più della tattica, della strategia, del modulo, conta la qualità dei giocatori. E avere finalmente in squadra Gudmundsson è un’altra cosa”.