893 giorni per trovare un attaccante, e forse ci siamo. Ma che fine hanno fatto i (non) sostituti di Vlahovic dopo il transito alla Fiorentina?
Era il 28 gennaio 2022 quando Dusan Vlahovic salutava la Fiorentina. La società viola, Daniele Pradè e tutti gli uomini di mercato, da quel momento in poi (forse anche da prima) hanno cercato sostituti su sostituti, attaccanti su attaccanti, per provare a sopperire alla mancanza del serbo. Una missione in larga parte malriuscita, i numeri parlano chiaro.
All'ultima chiamata d'appello, la Fiorentina ha puntato tutto su Moise Kean, ormai fuori dal progetto bianconero. Giovane classe 2000 talentuoso ma totalmente da ritrovare. Mossa azzardata, ennesima scommessa. A 10 partite dall'inizio della stagione, però, a Firenze si respira aria di ottimismo intorno alla nuova punta viola. Per lui sono 5 gol in 10 gare, ma a parlare per il ragazzo sono grinta, corsa e un carattere che raramente si erano visti negli ultimi anni a Firenze. Che sia una scommessa vinta? Presto per dirlo. Per lo meno ci sono i presupposti per vincerla. Arrivato a Firenze il 9 luglio, 893 giorni dopo l'addio di Vlahovic. 893 giorni per trovare un attaccante, forse ci siamo.
Ma in tutto questo, che fine hanno fatto gli attaccanti arrivati a Firenze e prontamente rispediti altrove? Ben 5 i profili transitati in viola dopo la partenza del serbo. E vi raccontiamo cosa stanno facendo adesso:
Krzysztof Piątek
Lui era in realtà arrivato venti giorni prima dell'ufficialità del passaggio di Vlahovic alla Juventus, ma probabilmente la società viola già aveva capito l'andazzo della trattativa con i bianconeri quando ha chiuso il suo arrivo dall'Herta Berlino. Per Krzysztof Piatek in viola 18 partite tra Serie A e Coppa Italia con 6 gol totali. Arrivato in prestito a gennaio 2022, ripartito a giugno dopo sei mesi. Prima la Salernitana in prestito poi il Basaksehir in Turchia, dove è approdato nell'estate 2023. Quest'anno, tra campionato turco e Conference League, siamo a 10 gol in 14 apparizioni. Niente male.
Arthur Cabral
E' stato lui il primo vero colpo per sostituire Dusan Vlahovic. Arrivato dopo un giorno dalla partenza del serbo in bianconero, l'ex Basilea si è presentato a Firenze con il magro bottino in sei mesi di 16 partite e 2 gol tra Serie A e coppa. Meglio la seconda stagione, dove ha collezionato nel 2022/23 48 presenze e 17 gol. Venduto poi al Benfica di Rui Costa, il brasiliano si è piano piano perso. Quest'anno parte dalla panchina e ha collezionato in campionato 5 presenze e un solo gol. Le sirene di mercato potrebbero tornare a suonare per lui a gennaio.
Luka Jovic
Ad affiancare Cabral nell'estate del 2022 arriva Luka Jovic con una strana formula dal Real Madrid. Deve essere il punto della rinascita per lui, ma il serbo non convince praticamente mai a Firenze nonostante una stagione da 50 presenze e 13 gol. Dopo un anno va a Milano da svincolato, sponda rossonera, dove esce di scena con il passare dei mesi. Escluso dalla lista Champions, adesso è ai margini del progetto Fonseca. Quest'anno, per ora, appena tre presenze in Serie A.
M'Bala Nzola
A inizio della scorsa stagione Pradè e Italiano scelgono Nzola per ripartire, ma la scelta dell'ex Spezia si rivela ben presto sbagliata. Alla lunga la stagione dice 47 presenze e appena 7 gol in viola. Un mezzo disastro, a tratti intero. Ora in prestito dai viola al Lens in Francia, l'angolano sgomita per un posto da titolare. Per ora 4 presenze tra campionato e Conference e 2 gol.
Andrea Belotti
Rimane infine Belotti, arrivato a gennaio scorso dalla Roma in prestito alla Fiorentina. Anche per lui opzione rinascita fallita. Nella mezza stagione alla Fiorentina 24 presenze e 4 gol. Riscatto ovviamente non opzionato e cessione al Como da parte dei giallorossi. Per lui 7 presenze e 1 solo gol, ma le prestazioni non convincono, a differenza di un altro ex viola compagno di reparto: Cutrone.