Commisso e una valutazione di Chiesa che non può che farlo sorridere. Ma la Fiorentina che se ne fa degli scarti dell'Inter?
Che Inter e (soprattutto) Juve fanno la corte a Federico Chiesa sono diversi mesi, i bianconeri poi a gennaio si sono orientati su Kulusevski dopo aver sbattuto sul muro alzato da Rocco Commisso la scorsa estate. La fase attuale è però a maggioranza nerazzurra evidentemente, date le "strategie" che Marotta e soci stanno provando a imbastire per stuzzicare la Fiorentina. Il club viola dal suo canto non ha né intenzione, né necessità di privarsi del suo gioiello, salvo che non sia lui stesso ad avanzare la richiesta di un addio: a differenza dell'anno scorso, stavolta ci si metterà a sedere al tavolo per discuterne, evitando malumori, mal di pancia e prese di (im)posizione ferree.
Resta chiaro però che alla Fiorentina interessano in quel caso i soldi, con una valutazione che tra pre e post Covid dovrebbe comunque attestarsi sui 60 milioni di euro. L'appeal delle contropartite ideate fin qui dall'Inter è francamente discutibile, quasi da far sorridere Commisso che comunque di affari con i nerazzurri ne ha imbastiti (tramite Pradè) diversi negli ultimi mesi. A partire dall'assalto quasi andato a segno per Nainggolan, fino allo scambio Biraghi-Dalbert. E proprio di Nainggolan e Dalbert si parla in ottica Chiesa, oltre che di Gagliardini, che lo scorso gennaio storse il naso all'idea di un prestito a Firenze, di Pinamonti e Vanheusden, entrambi classe '99 per una squadra che di giovani ne ha già in abbondanza. Tutte seconde linee di cui, tolto forse Nainggolan (che farà comunque 32 anni a breve...), la Fiorentina non saprebbe francamente di cosa farsene...