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Dei nuovi acquisti della Firoentina, adesso manca solo Nicolò Zaniolo. Perché se Folorunsho si è fatto sentire in mezzo al campo, Ndour ha fatto finora quello che doveva fare e Pablo Marì ha risposto presente (soprattutto contro la Juventus), Zaniolo ancora fatica a ritrovarsi in una stagione non semplice per lui iniziata a Bergamo. 

Lo score

Il suo score in viola dice cinque partite in Serie A per un totale di 251 minuti in campo, solo 11 invece in Conference League. E proprio in Europa è stato protagonista al contrario di una cosa che si vede di rado: squalificato in campionato per Napoli-Fiorentina del 9 marzo, era dato ovviamente per sicuro titolare nella gara d'andata ad Atene di giovedì seguendo una regola non scritta che si usa nel calcio. Ma in Grecia è rimasto in panchina. 

Le condizioni del riscatto

La Fiorentina ha investito su di lui, ipotizzando un riscatto da oltre 15 milioni che potrebbe scattare al raggiungimento delle 12 partite da più di 30 minuti in campo, ma ancora siamo lontani dall'obiettivo. E per convincere la società viola Zaniolo dovrò svoltare, perché se c'è stato uno Zaniolo prima della Juventus, deve esserci uno Zaniolo dopo l'Atalanta (gara mica da niente per lui). 

Serve la svolta

Perché se contro il Como ha giocato fuori ruolo per l'assenza di Kean infortunato e pagando suo malgrado le conseguenze della generosità dimostrata, a Verona è stato inconcludente e impalpabile contro il Lecce pur giocando praticamente per intero entrambe le gare. Infine uno subentrato male nel quarto d'ora finale con il Panathinaikos. Serve una svolta, in due mesi si può fare. Quando conta davvero. Lo scrive il Corriere dello Sport. 


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