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Tra i temi lasciati in eredità dalla partita contro il Riga c'è anche quello che riguarda Pierluigi Gollini. Che l'ex Atalanta non sia il titolare della Fiorentina è ormai evidente, ma nessuno si sarebbe aspettato una sua esclusione in Conference League, competizione che nella fase a gironi era spettata a lui. Italiano ha spiegato che Gollini aveva dei problemi fisici, ma ad oggi resta comunque difficile immaginare un suo impiego nella competizione quando inizieranno le partite da dentro o fuori.

Al di là dei singoli casi, comunque, il fatto è che Gollini non ha trovato a Firenze ciò che si aspettava. Ovvero una piazza dove rilanciarsi, dopo la parentesi sfortunata con la maglia del Tottenham. Un po' per demeriti suoi, d'altronde all'inizio era lui il titolare in campionato, un po' perché questo Terracciano non si può e non si deve togliere dalla porta.

Ecco allora che viene da chiedersi quale sarà l'immediato futuro di Gollini, in prestito fino a giugno ma che di certo non trarrebbe beneficio dal passare altri sei mesi dopo il Mondiale nei panni di numero dodici. La risposta è semplice, e non positiva per il portiere italiano: da quest'anno infatti il regolamento è cambiato, e vieta che un giocatore in prestito possa essere girato ad una terza squadra. Gollini dovrà dunque rimanere alla Fiorentina fino a giugno, e l'unica possa che potrà fare è impegnarsi al massimo per cercare di ritagliarsi uno spazio che ad oggi è molto limitato.


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