Non si può dire che Italiano abbia sottovalutato il Ferencvaros, ma a tratti la gara è stata inguardabile. Il Franchi ha aiutato la squadra a raddrizzare una serata storta. Ora a Napoli per l'impresa
Una partita a tratti inguardabile. Non si può dire che Italiano abbia sottovalutato l’avversario, in campo comunque tanti big, come Bonaventura e Gonzalez. Ma la squadra è sembrata in grande difficoltà nei primi sessanta minuti. Lo spirito di gruppo, le idee, la corsa. E’ mancato un po’ tutto all’inizio, in un giovedì di coppa recuperato sul filo di lana, ma da dimenticare in fretta fino al 93esimo. Poi il riscatto, o un mezzo riscatto con le reti dei subentranti Barak e Ikone. Finalmente verrebbe da dire.
Un pareggio preso con le unghie e con i denti, con un girone dove ancora tutto è possibile nonostante i due pareggi iniziali. Lopez, Ranieri, Sottil, Biraghi, tante prestazioni sottotono per fare qualche nome. Poi per fortuna i cambi, la Fiorentina che sfiora addirittura la vittoria trascinata dal solito Gonzalez, ma anche tanto amaro in bocca per quella prima parte davvero inspiegabile. La dimostrazione che ancora la maturità questa squadra ce l’ha a sprazzi e che quando gioca tre volte in una settimana rischia dei cali di tensione che specialmente in Europa possono costare cari. Contro avversari di basso livello le partite le puoi anche ribaltare, ma quando gli avversari diventano migliori si rischia di mandare tutto all’aria.
Un campanello d’allarme che deve servire a tecnico e squadra per aggiustare soprattutto la concentrazione e l’approccio. Un plauso ai tifosi, al Franchi, che hanno aiutato la squadra a tornare in sella in una serata davvero storta. Male male Sottil e Beltran. Per il secondo ci saranno altre occasioni. Per il primo il tempo in viola sta davvero per scadere. Poco concreto, in difficoltà, li serve altro. Magari Ikone, un calciatore che se ritrovato può assieme a Gonzalez fare davvero la differenza. Adesso Napoli, da terzi in classifica, con la voglia di tentare l’impresa.