Manca l’ultimo insidioso tassello per indirizzare le tre competizioni
Si avvicina una fase cruciale della stagione della Fiorentina. Arrivano l’ultimo impegno nel girone di Conference League, che definirà la questione primo posto, incontri ravvicinati in campionato a cavallo dell’anno nuovo e la Supercoppa Italiana. La squadra di Italiano aveva necessità di ritrovare fiducia e nuove energie mentali per mesi storicamente complicati nelle ultime stagioni. E le ultime partite fanno sperare.
Viola meno bella ma con carattere contro il Genk, sul velluto contro la Salernitana. Resta una Fiorentina che si trascina dietro pregi e difetti ben definiti, che intanto però ha scoperto risorse e sfatato tabù. Beltran si sblocca anche in Serie A, Sottil torna a fare il Sottil che Firenze aspetta da almeno un anno e la squadra si gode una prestazione tranquilla, permettendosi di fare qualche passo in più a livello di gioco e consapevolezza.
Ricaricare le batterie mentali con risultati positivi è quanto di più vitale e necessario per intraprendere un periodo cruciale per il prosieguo della stagione. Arrivati due successi in Conference e in campionato, adesso manca la Coppa Italia. Per appuntare l’ultimo dei tre impegni in questi sette giorni, c’è da battere il Parma di mister Pecchia.
L’obiettivo quarti di finale è alla portata della Fiorentina, sebbene i ducali stiano vivendo una stagione più che positiva. Primi in Serie B a pari merito col Venezia, ogni giornata dimostrano di essere la squadra da battere nel campionato cadetto. I gialloblù hanno una rosa di qualità, anche con individualità già conosciute e interessanti come Bernabè, Man e Mihaila, all’altezza anche della massima serie. Ne sa qualcosa il Lecce, eliminato al secondo turno.