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Tra i 22 in campo, dovendo fare una sola squadra, quante ne predereste dalla Fiorentina? Forse Castrovilli, per il resto solo giallorossi. Il risultato è frutto di una differenza netta fra le due squadre, sulla carta e pure sul campo. L’assenza in tandem di Ribery e Chiesa ha reso il divario abissale. La mancanza di grinta e di velocità, marchio di fabbrica di Montella, ha moltiplicato i pregi della Roma. La Fiorentina non corre, non pressa, le prende e non le dà chiunque sia l’avversario. Ovviamente non tira in porta quasi mai. Il centrocampo non è un filtro ma un colabrodo. Il terzo gol della Roma è confezionato da Dzeko e Pellegrini fra sette giocatori viola, spettatori disinteressati. C’è qualcosa da cambiare in panchina. E non mi riferisco alle possibilità di sostituzioni.

Pulgar – 3 – Arriva sempre dopo la musica. Lento e prevedibile. Ormai inguardabile pure sulle palle da fermo, la sua (ex) qualità migliore. Osserva con disinteresse Pellegrini che a due passi da lui prende la mira e insacca.

Montella – 5 – I giocatori a disposizione non lo aiutano. La rosa della Fiorentina è nettamente inferiore a quella della Roma. Ma la grinta? La velocità di esecuzione? Possibile farsi picchiare da tutti, dal Verona all’Inter, dal Lecce alla Roma? Il panettone lo dovrebbe vedere col binocolo.

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