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La situazione della Fiorentina è certamente delle più critiche, con la classifica che piange e l'arrivo di Iachini che ha diviso l'opinione pubblica. Su una cosa però sono tutti d'accordo, ovvero l'aspettativa di un mercato importante che possa risollevare la squadra. Per fare il punto sulla programmazione di Pradè e della società, la redazione di Fiorentinanews.com ha dunque contatto l'intermediario di mercato Costantino Nicoletti:

Come valuta la situazione attuale della Fiorentina a livello di organico?

"Di sicuro la rosa attuale non merita il quindicesimo posto, anzi ha sicuramente dei valori. L’arrivo di Iachini porterà a un periodo di richiamo di preparazione, per rimettere la squadra in condizione già in vista della partita di Bologna. Mi aspetto un programma fitto e intenso di allenamenti. D'altronde tanti giocatori non sono in condizione, in primis Chiesa che dovrà recuperare al più presto perché sarà prezioso in vista della seconda parte di stagione".

Che lavoro si aspetta da parte di Pradè?

"Pradè sta lavorando su un assetto generale di tutta l’area tecnica, a partire dal settore giovanile e dall'area scouting che va rifondata da zero. Riguardo ai giocatori, sicuramente ha già individuato dei profili pronti che mancano nei ruoli deficitari, quindi l’attacco, il centrocampo e qualcosa anche in difesa, che sia un terzino o un centrale. Inoltre la Fiorentina avrà bisogno di una punta vera, naturale, perché Vlahovic al momento è praticamente da solo. Chissà che poi non possa arrivare anche un esterno offensivo, dato che Ribery non rientrerà almeno fino a Marzo".

Ma Iachini avrà voce in capitolo sul mercato?

"Certamente. Pradè ha una lista pronta di almeno cinquanta giocatori, ma le sue scelte saranno molto legate alle valutazioni che Iachini farà insieme al suo staff. I giocatori che verranno presi dovranno prima di tutto essere utili alla causa, per aiutare la Fiorentina a raggiungere l'obiettivo che ad oggi è quello della salvezza. Inoltre, bisognerà capire come verranno gestiti i vari esuberi: nulla toglie che Dabo, Terzic e Zurkowski, che con Montella non erano nemmeno considerati, con Iachini possano avere una nuova possibilità".

Si aspetta un colpo importante da parte di Commisso?

"Commisso è il nostro jolly. Lui vuol fare calcio, lo ha sempre dichiarato e si vede. In questo momento sta soffrendo perché non può partecipare a tempo pieno a tutte le attività del club: trattative, parlare con i giocatori, vedere le partite. Lui nasce col pallone tra i piedi ed è questa la forza da cui bisogna ripartire. Va sostenuto perché il calcio italiano è diverso da quello americano, e perché paga lo scotto di tutti i neo presidenti, che nella storia hanno sempre avuto un periodo di assestamento. Sono sicuro che non si risparmierà in tutti i sensi, sia a livello economico che di prestigio dei giocatori. Una cosa importante da sottolineare è che lui l’anno di transizione non lo intendeva sul campo ma a livello di azienda, ovvero voleva capire bene chi aveva in casa. Sicuramente, terminato il calciomercato invernale, inizierà anche a selezionare e incontrare diversi profili importanti per tutte le aree del club, al fine di creare davvero la SUA Fiorentina".


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