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Aleksandr Kokorin in campo contro l'Ofi Creta. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Aleksandr Kokorin in campo contro l'Ofi Creta. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Quando il Franchi lo ha visto vicino al quarto uomo, ormai pronto con la lavagnetta luminosa in mano, una sorta di “ooohhh” si è sollevato dagli spalti. Poi l'ingresso in campo, gli applausi, tra lo stupore della scelta di Italiano nel rimettere in campo Aleksandr Kokorin, a pochi minuti dalla fine di una partita decisiva che stava per scivolare ai supplementari. 

Sette di numero i minuti con in campo il russo per la Fiorentina. Lui, nemmeno il tempo di entrare che ha visto l'arbitro assegnare il rigore decisivo ai viola, poi realizzato da Nico Gonzalez. Amuleto. Poi qualche sgambata qua e là per il campo e un fallo preziosissimo conquistato, che ha sancito di fatto la fine della partita. 

La gara dell'attaccante viola, di fatto, non si può analizzare. Ma il fatto che Italiano lo abbia messo in campo ha fatto capire un paio di cose sulla situazione: il ragazzo è in forma, perché nel caso la partita fosse andata oltre i 90' regolamentari, il tempo rimanente c'era da reggerlo in campo e a ritmi alti. Oltre al fatto che l'allenatore viola si sia sbilanciato scegliendo proprio lui, al posto di Brekalo (cambio idea dell'ultimo secondo in panchina) per cercare di vincere la partita. 

Non l'ha vinta lui, ma l'ha vinta anche la Fiorentina. Con lui. Ora l'ultimo giorno di mercato ci farà capire se per lui quella di ieri è stata l'ultima apparizione in viola o meno. La cosa certa è il feeling che c'è con il tifo viola, confermato nel post partita, quando Kokorin è uscito inusualmente a piedi dallo stadio ed è stato accerchiato per foto e qualche battuta da un nutrito gruppo di tifosi viola. 

 Qualcuno lo vorrebbe vedere più in campo, spinto dalla curiosità di un colpo di mercato realmente mai compreso a Firenze. Il campo però, si sa, è un'altra cosa e tempo per le prove ce n'è poco. Italiano ieri non ha provato, ci ha creduto e l'ha mandato in campo. E con uno Nzola che deve trovare ancora la sua forma migliore, uno Jovic con le valige in mano e un Kouame che sta sempre di più dimostrando di rendere molto meglio da esterno che da prima punta… Perché no? Perché non tenere il russo in rosa? Gli 1,8 milioni di stipendio percepiti dall'attaccante potrebbero essere una buona risposta a questa domanda. Tutto dipende dal ruolo che Italiano vuole (o non vuole) dare a Kokorin in questa Fiorentina

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