Un equilibrio difficile da ricreare per Palladino, senza una fondamentale pedina. Non bastano i tentativi di soluzione interna: la società è chiamata a rispondere a centrocampo
Non è un momento facile, per questa Fiorentina. La stagione riflette un rendimento piuttosto altalenante: prima l'adattamento e la partenza scialba, poi finalmente il tanto atteso equilibrio che ha condotto a otto successi consecutivi in campionato. Dopo quanto accaduto a Bove, qualcosa si è rotto. Inevitabilmente a livello umano e morale, ma anche sul piano del gioco. E non potrebbe essere altrimenti.
La perdita di una pedina fondamentale per gli equilibri viola
La Fiorentina brillante e vincente, a cavallo tra ottobre e novembre, ha fatto del bilanciamento la sua forza. A centrocampo in particolar modo, Palladino aveva trovato le chiavi per mettere in atto il perfetto equilibrio tra tre calciatori diversissimi fra loro. Adli e Cataldi sono ancora in rosa, Bove purtroppo no.
“Perdiamo un calciatore forte”: Palladino costretto a soluzioni interne…
“Non solo perdiamo un ragazzo straordinario, perdiamo anche un calciatore forte. E non sarà facile senza di lui, dovrò impegnarmi nel trovare altre soluzioni”: lo ha detto lo stesso Palladino. Ciò che cambia in particolare non è il modulo iniziale, non è questione di 4-2-3-1 o 4-3-2-1; quell'equilibrio visto in campo per oltre due mesi è stato permesso proprio dall'ottimo collante sulla sinistra, da quei compiti specifici affidati alle capacità di Bove. Talmente tanto atipici che adesso, nella rosa viola, non c'è nessuno che possa replicarli in egual modo.
…ma con ciò che ha adesso, potrebbe non bastare
Soluzioni interne richiedono un nuovo, grande rimescolamento dell'intero sistema della Fiorentina. D'altronde Palladino era stato chiaro, arriveranno i momenti di difficoltà. E infatti eccolo qua. Ci si è messo di mezzo un evento indecifrabile, inutile e inesatto attribuire colpe a qualcuno o a qualcosa. Prendendo atto della situazione, tuttavia, ci si rende conto che le soluzioni interne potrebbero non bastare.
Dopo buoni passi, l'imprevisto: il dovere di rimisurare l'ambizione
La Fiorentina ha certamente costruito la sua base con il mercato estivo. D'altronde, la sessione di gennaio (per definizione) serve a riparare. Non sarà infatti richiesta una rivoluzione della rosa da cima a fondo, ma rispetto ai “piccoli” aggiustamenti immaginabili fino a qualche settimana fa, stavolta è lecito aspettarsi un grande investimento. Per sopperire all'assenza di una grande pedina. Di fronte a tale imprevisto, la società è nuovamente chiamata a dare risposte: solo il mercato può dare un grande aiuto.