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A Radio Bruno ha parlato il direttore di Italia7 Enzo Bucchioni, che si è soffermato su molti temi caldi di casa Fiorentina, dopo il successo con l'Empoli e la prossima sfida chiave contro il Betis in Conference League.

“L’importante è che col Betis Kean ci sia, anche solo averlo in panchina, psicologicamente per il gruppo fa tutta la differenza del mondo. Siamo in un momento assolutamente decisivo, tra giovedì e domenica. La classifica è straordinariamente interessante, con cinque squadre in tre punti. Anche l’Atalanta non è a distanza abissale ed è da seguire cosa farà, in 4 giornate può accadere di tutto, la Dea ha un rendimento altalenante e non ha battuto il Lecce”.

‘La Fiorentina fa giocare male gli altri e porta a casa i punti’

“Portando a casa anche un punto da Roma, intanto la Fiorentina non si farebbe lasciare indietro. Almeno un pareggio all’Olimpico sarebbe davvero importante. C’è poi un altro scontro diretto, come Bologna-Juventus. La Fiorentina in questo momento riesce a gestire le partite ed è una qualità importantissima, riesce a ottimizzare. Con l’Empoli ha fatto due azioni e due gol, è cinica, ha le caratteristiche di una squadra che può ottenere grandi risultati. Fa giocare male l’avversario e porta a casa i punti”.

“Sono convinto che la Fiorentina farà giocare male anche il Betis, chiudendo le fonti di gioco degli spagnoli. Le gare di questo livello la Fiorentina le ha giocate sempre con intelligenza, è fondamentale non andare a fare le barricate in Spagna, sarebbe un atteggiamento perdente. Servirà attenzione ma non passività, sfruttando gli spazi che il Betis sicuramente lascerà. La Fiorentina ha dimostrato che sa mettere in difficoltà le squadre forti, in Italia solo il Napoli l’ha battuta due volte”.

‘Il rientro di Dodô? Siamo di fronte ad un calciatore di straordinaria energia’

Dodô? Ho letto pareri discordanti anche dai medici, chi parli di due settimane chi di un mese. Il giocatore è di un’energia straordinaria, è un grande atleta con una mentalità notevole. Anche dal ginocchio guarì molto in fretta rispetto ai tempi previsti. L’assenza di Pablo Marì in Conference non porterà Palladino a rivoluzionare la squadra, non l’ha mai fatto finora e non me lo aspetto”.


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