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De Gea 6.5: Le manone dello spagnolo ci sono anche oggi, prima grande intervento sul tiro ravvicinato di Svetlin, poi buona respinta sul mancino insidioso di Delaurier. Incolpevole sulla stoccata di Matko, che lo trafigge per il gol dell’1-1; nulla da fare nemmeno sulla capocciata di Nemanic che vale il 2-2 finale

Pongracic 6: Elegante e intraprendente palla al piede, il croato imbastisce trame interessanti e agisce anche da rifinitore sembrando in grande spolvero. Prima offre un bel pallone a Kean, quindi imbuca alla perfezione per il gol di Mandragora coi centrali del Celje che si aprono come il Mar Rosso. Poi però decide di non marcare Nemanic che incorna indisturbato alle spalle di De Gea, una leggerezza imperdonabile 

Comuzzo 5.5: Schierato ancora da leader del terzetto difensivo, non è ben posizionato in occasione del pari del Celje e lascia troppo spazio al taglio di Matko che può sgasare indisturbato verso De Gea e segnare. Lettura chiaramente errata del giovanissimo centrale della Fiorentina. Ma questo dentro-fuori continuo dal campo lo aiuta? 

Ranieri 6: Come Mandragora va in gol anche al ritorno, il suo però viene annullato. Prova a resistere in una giornata oggettivamente complessa a livello collettivo

Folorunsho 6: Dà fisicità e sostanza, rendendosi protagonista di alcuni recuperi difensivi utili. Agisce in un ruolo mai ricoperto in carriera e lo fa con diligenza, mettendosi a disposizione della squadra, benché in tutta onestà non sembri a suo agio nella posizione ricoperta. Qualcuno però gli insegni a battere i falli laterali: secondo controfallo dopo quello dell’andata in Slovenia 

Mandragora 7: Si divora un gol in avvio schiacciando addosso a Silva da pochi passi di testa, ma è in palla ed è come di consueto il centrocampista viola più continuo e abile negli inserimenti. Dopo il rigore trasformato in Slovenia va in rete anche al Franchi, segnando il settimo gol in stagione, il quinto in Conference: record assoluto per lui in carriera. Rischia molto con un intervento duro e assolutamente da evitare, poi lancia bene Kean in campo aperto e il resto lo fa il 20 viola. 90’ Adli SV

Cataldi 5: In evidente affanno, reduce da tante gare di fila, il perno della mediana viola fatica enormemente nel suo consueto ruolo di raccordo. Serata molto difficile 

Fagioli 5.5: Si allarga molto a sinistra per ricevere palla, e quando può tenta di verticalizzare cercando gli attaccante. Pregevole il tacco in area con cui libera Gudmundsson al cross. Nella ripresa non si vede praticamente mai. 80’ Richardson SV

Parisi 5: Avvio propositivo sulla corsia mancina di competenza, finisce spesso però per chiudersi da solo in un vicolo cieco. Nella ripresa si rende protagonista di una gran dormita su Matko, che lo brucia passandogli davanti e infila De Gea: errore grossolano. 80’ Gosens: BENTORNATO! 

Gudmundsson 5.5: Si accende ad intermittenza, serve un pallone perfetto a Mandragora che però non lo capitalizza. Certamente non aiutato dal non gioco della squadra è una presenza quasi invisibile nel secondo tempo. 90’ Beltran SV

Kean 7: È vivo e fa subito ammattire Nemanic, che lo trattiene a più riprese subendo anche un netto tunnel, ma scampa in maniera inspiegabile all'ammonizione. Vicino al gol col destro sull'imbucata di Pongracic, trova la risposta di Silva; fa respirare la squadra costringendo i centrali ospiti al fallo. La rete arriva comunque: destro chirurgico a rientrare e Silva battuto, un’altra è annullata per un fuorigioco millimetrico. Moise c’è! E menomale…!

Palladino 6: Qualificazione ottenuta, con più di qualche affanno di troppo. La Fiorentina non brilla in nessuna fase di gioco, fatica a pressare e balla in difesa, poche, pochissime le idee in avanti. Per fortuna però ci sono De Gea e Kean, e non è affatto poco. 


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