Fortini: "Sapevo che la Juve Stabia mi avrebbe fatto crescere. Sono pronto per fare il grande salto"

All’interno dell’edizione odierna de Il Mattino è apparsa una lunga intervista all’esterno della Juve Stabia, ma di proprietà della Fiorentina, Niccolò Fortini. Questo un estratto delle sue parole:
"Sono arrivato all’ultimo giorno di mercato, ed è stata anche un po’ una mia scelta. Sapevo dell’interessamento forte del direttore, ma davanti a me c’era solo la Fiorentina, anche perché avevo avuto l’opportunità di qualche panchina in serie A ad appena diciassette anni. Poi parlando col procuratore, con i familiari, ho ritenuto che andare in un campionato complicato come la B, in una piazza calda, trovando poi un allenatore fantastico che aiuta a crescere tutti, mi avrebbe solo fatto migliorare”.
"Non ho avuto il piacere di confrontarmi con Biraghi. Sogno la Premier League"
Il ragazzo ha poi continuato parlando anche di Biraghi, anche lui con un passo nella squadra campana: ”Sapevo che il capitano aveva avuto un'esperienza qui a Stabia, ma partendo proprio all’ultimo giorno non ho avuto modo di confrontarmi. Però la scelta è stata quanto mai giusta. Il mio carattere? Sono un ragazzo che con la dedizione e il massimo impegno, vuole provare a vivere il suo sogno. Con tanta voglia di imparare dagli allenatori e dai compagni. Mi diverto davvero a giocare a calcio, prima di tutto, anche grazie ad un carattere che non mi fa sentire troppo la pressione. Fuori dal campo resto un ragazzo semplice e tranquillo, che ama stare con i suoi amici, la sua famiglia e i suoi cani. Mi piace tanto guardare vecchie partite ed ascoltare musica. Il sogno? Giocare in Premier League, giocare un Mondiale e magari un giorno vestire la maglia del Chelsea. Idoli? Ìn primis Edel Hazard, oggi anche Reece James".
“Sono a Stabia per migliorarmi, sono pronto per fare il grande salto”
Ha poi concluso parlando del suo futuro: "Sicuramente una mia peculiarità è la duttilità, la capacità di giocare sia a destra che a sinistra. Credo, poi, soprattutto per la giovane età, che sia importante il fatto di non soffrire troppo le pressioni, né prima, né durante la partita. Questo mi consente di essere sempre concentrato per dare il massimo. Di certo ho tanto da migliorare, soprattutto sulla fase difensiva, avendo sempre fatto l’esterno alto. Ma anche le diagonali, le giocate uno contro uno. Ma ci sto lavorando. Inoltre, crescendo, dovrò mettere un po’ di muscoli, in B ed ancora più in A, dove sogno di arrivare, la fisicità è spesso fondamentale. Futuro? Sono onesto, mi sento pronto per il grande salto, e so bene che quella gialloblù è l’opportunità per spiccare il volo".