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La vittoria operaia di Cagliari senza Kean ci ha restituito tante note positive e qualcuna negativa. Ora, visti i due impegni a settimana che aspettano la Fiorentina, Palladino avrà bisogno di aiuto anche dal turnover e dalle seconde linee che fin qui o, almeno nell’ultimo periodo, hanno giocato meno. 

Chi scende e chi sale dopo la trasferta di Cagliari

Lucas Beltran ha segnato un goal fantastico e decisivo, dimostrando che, oltre ad essere un calciatore generoso e di sacrificio, se schierato più vicino alla porta, sa anche fare goal! Il migliore in campo senza dubbio a Cagliari.

A ruota, dietro di lui, Danilo Cataldi (ma quanto ha corso l'ex Lazio?), che ha morso le caviglie a tutti gli avversari fin dentro gli spogliatoi, risultando nettamente il giocatore con più chilometri percorsi nel match della Sardegna. La possibilità di riscattarlo per “soli” 4 milioni va sfruttata… eccome! Giocatore poco reclamizzato e pubblicizzato ma utilissimo che, se non fosse stato abbastanza lento, forse sarebbe da diversi anni un punto di riferimento di qualche big perché per il resto non gli manca nulla, a cominciare da spirito di sacrificio e duttilità.

Molto bene anche la difesa (dopo il primo quarto d’ora da incubo), a cominciare da Pongracic, sempre più padrone degli avversari e di ripartenze palle al piede che stanno provocando l’invidia di tutti. Positivo anche Ranieri, che continua a mettere in mostra un piedino sempre più fatato e poco da difensore.

Male invece Fagioli, irriconoscibile rispetto al giocatore delle prime partite post trasferimento a Firenze. A Cagliari non ha toccato palla e per quel poco che si è visto ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, purtroppo. A Palladino il compito di recuperarlo dalle probabili preoccupazioni che ne influenzano il rendimento, perché è un calciatore fortissimo e che rappresenterà un patrimonio tecnico della Viola del futuro.

Infine, una nota sul sempre positivo Gosens, che però ha visibilmente bisogno di recuperare la condizione fisica dopo lo stop per infortunio.

Rotazioni e Folorunsho

Come dicevamo in sede di presentazione dell’articolo, ora la Fiorentina sarà costretta (ma trattasi di dolce obbligo), a differenza degli avversari per l’Europa in Campionato, a giocare due volte a settimana e quindi Palladino dovrà attingere, per forza di cose, di più dalla panchina.

In particolare, ci aspettiamo un maggiore utilizzo di Folorunsho, che non ha disputato fin qui un solo minuto nel suo ruolo di mezzala o trequartista. Non assolutamente perché Palladino sia impazzito, ma per esigenze di formazione (per la scarsità di esterni). Ora, secondo noi, potrà essere utilizzato anche come alternativa al turbato Fagioli, o per far rifiatare ogni tanto Mandragora. Lo stesso vale per Adli, considerando che lo stesso Cataldi non potrà giocarle tutte.

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