Chiffi e lo scempio arbitrale ci hanno distratti dai due veri problemi della Fiorentina
Gli orrori, non certo gli errori, di Chiffi e del VAR Mazzoleni in Roma-Fiorentina, restano indelebili. Ma ci hanno distratti, ci hanno portato lontano dai due veri problemi da risolvere assolutamente se non vogliamo passare una stagione, la prossima, avara di soddisfazioni come questa.
Anche all'Olimpico la squadra non ha giocato bene. Ha cercato di fare quello che gli riesce meglio in questo periodo, ovvero difendersi con un certo ordine e sperare in qualche ripartenza. Del resto Terracciano sta vivendo un momento magico, ma anche il terzetto dietro sia contro l'Inter che con la Roma è stato largamente sopra la sufficienza. Ma di gioco, di trame offensive, di pericolosità in attacco c'è davvero poco da segnalare. Questa squadra non è da rifondare, ma da cambiare sensibilmente sì. Manca di qualità e manca anche di giocatori che sappiano proporre soluzioni quando hanno la palla tra i piedi. Ribery ovviamente è un caso a parte.
E quello della squadra si intreccia con l'altro problema: l'allenatore. Come abbiamo già scritto, Iachini va ringraziato per aver tenuto in piedi una nave che era sul punto di affondare e l'ha portata in porto in maniera tutto sommato tranquilla. Ma stop. Per davvero stop. C'è bisogno di un cambio di passo anche in questo senso, perché in un momento come questo chi è in grado di proporre un gioco, chi è in grado di osare un po' di più, chi è in grado di valorizzare il materiale umano a propria disposizione, riesce ad ottenere risultati che erano impensabili fino a pochi anni fa. E questa, ci auguriamo tutti, è la strada che deve perseguire la Fiorentina che tra l'altro, a detta del proprio presidente, non ha neanche problemi di soldi. Quindi...