Quel bottino importante ma che sta incredibilmente stretto alla Fiorentina. Ecco perché Montella sta pensando di cambiare (dopo la sosta)
Osservando le partite delle prime 6 giornate ad agosto, se guardiamo dentro noi stessi, credo che avremmo firmato tutti o quasi per fare 8 punti, ma il bello è che alla Fiorentina stanno stretti perché ne avrebbe meritati sul campo 11 o addirittura 13.
Ci riferiamo per esempio alla gara interna col Napoli finita 3-4 per i partenopei, dove la squadra di Ancelotti ha potuto usufruire di un calcio di rigore inesistente e si è salvata nel finale su un possibile penalty su Ribery, che subisce un fallo solare che inizia fuori area, ma che si concretizza dentro la stessa area di rigore azzurra. Almeno un punto (e ci sarebbe stato comunque stretto per il gioco espresso) la Fiorentina lo avrebbe dovuto portare a casa in quell’occasione.
E che dire della gara con la Juventus, dominata ma terminata 0-0?
E se poi non vogliamo farci mancare nulla, a meno di 7 minuti dal termine eravamo 2-0 in casa dell’Atalanta, ma con due goal subiti nel finale, uno addirittura al 95’, ci siamo fatti sfuggire la vittoria. Certo vedendo poi come giocano ed i risultati che ottengono i bergamaschi, il pareggio si può comunque considerare un risultato positivo, ma anche lì con un po’ più di attenzione si potevano portare a casa i 3 punti (senza dimenticare che sullo 0-2 il primo goal atalantino nasce da un’azione iniziata subito dopo un corner solare non concesso alla Fiorentina).
Insomma ora se ci comportiamo come abbiamo fatto con le big, contro squadre nettamente più deboli, il calendario si farà in discesa, con una sola preoccupazione: il 3-5-2 con un attacco leggero ed ultra-tecnico sarà efficace ugualmente contro squadre tutte chiuse in difesa? Per questo Montella sta studiano Boateng e Vlahovic e, soprattutto, aspettando Pedro che sta via via riacquistando la forma e che sarà pronto per la prima squadra subito dopo la sosta.