Da Boruc a Lafont: "la fiera dell'Est" dei portieri a cui i tifosi viola non hanno mai concesso una seconda possibilità
In una vecchia canzone, intitolata "Alla fiera dell'Est", una serie di animali, persone e oggetti formano una catena interminabile. Ebbene se vogliamo possiamo fare la stessa cosa con i portieri che negli ultimi anni, da Frey in poi, hanno difeso i pali della Fiorentina. E venne Lafont, che sostituì Sportiello, che prese il posto di Tatarusanu, che rimpiazzò Neto, che seguì Viviano, che successe Boruc... che il tifoso viola criticò! Già, perché se questi portieri hanno una cosa in comune quella è proprio la valanga di ingiurie piovute addosso dopo il primo errore. Una brutta abitudine a Firenze, insieme a quella di osannare sempre il portiere mai schierato, salvo poi attaccarlo come gli altri alla prima indecisione. Cosa succederebbe se la papera di ieri l'avessero fatta Terracciano, Dragowski, o Ghidotti? Sicuramente il finimondo, ma d'altronde non ci sarebbe da sorprendersi. Probabilmente alcuni tifosi non ricordano che Neto, ad esempio, esplose solo al secondo anno, occasione che Viviano e Sportiello non hanno neanche avuto. Almeno Lafont ha un contratto pluriennale, il che gli permetterà di lavorare e migliorarsi nonostante le critiche. Se poi i giovani talenti non sbocciano a Firenze la colpa sarà senz'altro della società, ma non si può certo dire che l'ambiente intorno li aiuti.