Bove: "La Conference League è sottovalutata, non è mai facile vincere su certi campi. Per collaudare i meccanismi serve tempo, ma giocare tanto ci aiuterà"

Il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove ha parlato così alla vigilia della partita di Conference League contro il The New Saints: “Non credo ci serva una scossa o qualcosa del genere, noi quando scendiamo in campo lo facciamo sempre con l'atteggiamento giusto e mettendoci il massimo impegno. Quando ci sono tanti giocatori nuovi che devono conoscersi c'è bisogno di tempo, avere tante partite è utile perché ci aiuta a provare quello su cui lavoriamo in allenamento”.

Sulle parole di Kouame: “Credo siano state travisate, intendeva semplicemente che dobbiamo cominciare a mettere in pratica una serie di meccanismi che proviamo in allenamento. Dobbiamo focalizzarci sulla voglia che ognuno di noi ha di mettersi in mostra, se qualcuno vuole prendersi delle responsabilità è una cosa positiva. Sarebbe grave il contrario”. 

Sulla nuova formula della Conference: “Necessariamente ci porta a giocare ogni partita con la massima concentrazione. Non si può gestire niente, la differenza reti conta e quindi non bisogna fermarsi. A me sinceramente piace molto questo nuovo meccanismo”. 

Sul valore della competizione: “Credo sia molto sottovalutata. Non è per niente scontato andare a giocare su campi particolari, magari in condizioni non perfette e a temperature a cui non siamo abituati. Noi in Italia siamo abituati bene, ma quando ti confronti con realtà diverse non è mai scontato fare risultato. Ho già giocato la Conference e mi è servita per fare esperienza, sono molto contento di giocarla”. 

Sulla Conference League vinta con la Roma: "E' uno dei ricordi più belli che ho, ero molto giovane e pur non vivendola da protagonista fu un'emozione forte. Ora che sono più maturo ho la fortuna di rigiocarla con un'altra maglia e devo dire che nelle competizioni europee, soprattutto quando arrivi in fondo, si crea un'atmosfera particolare”.

Sull'ambientamento a Firenze: “Ho avuto un po' di difficoltà a trovare casa (ride, ndr) ma alla fine mi sono sistemato. A parte questo mi sto trovando davvero bene, al Viola Park ci sono tutte persone gentili. Non pensavo di trovare un ambiente così accogliente, sono davvero soddisfatto della mia scelta”.