I dolori del giovane Richardson: la fiducia della Fiorentina e un talento in cerca di affermazione
Dopo un paio di mesi dall'inizio della stagione, il bilancio con la Fiorentina di Amir Richardson conta 7 presenze, delle quali 3 da titolare, ancora senza gol o assist. Il numero 24 viola, classe 2002 appena arrivato dal Reims, è alle prese con una realtà completamente nuova e nettamente più competitiva rispetto alle esperienze passate. Dopo essersi messo in mostra alle Olimpiadi di Parigi, nelle quali il suo Marocco è giunto fino alla semifinale, Richardson sta provando a trovare il proprio spazio anche con la Fiorentina.
La fiducia dell'ambiente viola in un profilo di talento
Il figlio d'arte, suo padre è infatti l'ex stella dell'NBA Sugar Richardson, ha mostrato movenze eleganti e buonissima qualità tecnica nel proprio piede sinistro, alle quali ancora non si abbinano i giusti tempi di gioco e quella convinzione che serve per stare a certi livelli. Troppo di rado finora Richardson è sembrato scendere in campo con quella spavalderia che ha dimostrato di avere nel proprio bagaglio tecnico e mentale. Ma il tempo è certamente dalla sua parte, e la fiducia di ambiente e tecnico nei suoi confronti non manca.
I normali alti e bassi di un calciatore nel pieno del percorso di crescita
La Fiorentina ha scelto di investire su di lui e renderlo a titolo definitivo un calciatore viola, adesso ad Amir Richardson però occorre dare il giusto tempo per spiccare il volo in maglia gigliata. E per farlo dovrà passare da prestazioni più incoraggianti come quella col Venezia ad altre più opache o altalenanti come quella di ieri col San Gallo, nella quale ha alternato buoni spunti a pause troppe lunghe durante la gara.