Contro una Big, il Piano è chiaro: Difesa a Tre e ripartire. E se stavolta non dovesse funzionare?

Dubbi di formazione per Palladino? Non dovrebbero esserci, in realtà, vista la situazione tra infermeria e squalificati. La Fiorentina arriva a Napoli con Mandragora e Zaniolo out per quinta sanzione e con Colpani ancora indisponibile per il problema alla caviglia. D'altro canto, è stato recuperato Adli dopo più di quattro settimane di assenza.
Gli uomini non mancano, le idee invece sì
Più che sugli uomini da impiegare, Palladino potrebbe avere qualche pensiero sul modulo da utilizzare. La difesa a tre, riprovata col Lecce dopo diverso tempo, ha dato i risultati sperati. Ma ad Atene, la stessa, con Moreno e Comuzzo al posto di Marì e Pongracic, non ha sorriso ai Viola. Vero che quasi tutte le reti sono arrivate a causa dell'incertezza di Terracciano, ma subirne tre da una squadra meno attrezzata così… insomma, non rende onore.
Palladino e uno stile di gioco ‘modulare’
Ecco che mister Palladino ha bisogno del miglior Gosens in Coppa e c'è un Parisi che ha avuto a disposizione pochi minuti allo Spyros Louis. La carta della difesa a 4, comunque, sarebbe un'alternativa da utilizzare solo a gara in corso. Il Napoli, dal canto suo, non potrà contrare su Neres, il tridente di Conte è ancora spuntato: allora difendere con una linea a tre sarebbe eccessivo? Tuttavia, il diktat di Palladino è chiaro: la sua filosofia di gioco è qualcosa di diametralmente opposto ad un calcio offensivo e propositivo. Ovvero, il motivo per cui l'allenatore ha recuperato fiducia con la vittoria sul Lecce, arrivata con la nuova proposta di una linea a tre dopo diversi mesi (precisamente da Fiorentina-Lazio dello scorso settembre). In conclusione, la difesa a quattro potrebbe essere una conseguenza logica oggi nel caso in cui le cose si mettessero male nel primo tempo.