Palladino e una Fiorentina che ancora non c'è: Le critiche che non hanno un senso. Due pezzi da novanta per la svolta a centrocampo e una piccola postilla per Commisso
Diciamocelo francamente. Queste amichevoli hanno poco senso, dal punto di vista sportivo. Come queste tournée fatta dalla Fiorentina in Inghilterra. Ci si può conoscere, fare gruppo, ma giusto questo: criticare oggi questo inizio di stagione per due o tre partite così così sarebbe fin troppo facile ma ingiusto nei confronti soprattutto del tecnico.
Critiche che ora non hanno senso
Palladino non ha centrocampo, ha una squadra ancora indietro nella sua formazione, nella costruzione. Impossibile pretendere di più. Ecco, ci tireremo fuori dalla voglia di qualcuno di criticare subito calciatori e gruppo. Facile, oggi, prendersela con Ikone, o con chi volete voi. Facile prendersela sempre con i più deboli, invece di guardare in faccia la realtà: in tournée c’è una squadra di ragazzi, di gregari, che sognano il grande salto, ma la vera Fiorentina non c’è.
Occorrerà ancora tempo prima di vederla e Palladino avrà a disposizione davvero pochi giorni per poter assemblare una squadra per l'inizio di un campionato che dovrà essere affrontato subito con il piede giusto per non correre il rischio di dover vivere una stagione complicata e pericolosa.
Servono due pezzi da novanta
Intanto è arrivato Colpani (ottimo acquisto) e se ne andrà probabilmente Gonzalez per provare ad acquistare un grande centrocampista o un altro ottimo giocatore che possa piazzarsi dietro al centravanti. Lì in mezzo servono due pezzi da novanta per non far rimpiangere chi se n'è andato. Tessmann arriverà, bravo ma non certo uno che fa la differenza, almeno al momento. E poi, anche se dentro la Fiorentina sembrano non sentirci da questo orecchio, manca ancora roba davanti. Oppure queste ultime tre stagioni non hanno insegnato nulla a nessuno?
Postilla per Commisso
Finale dedicato a Commisso: in questa estate calda e complicata ci piacerebbe che dicesse qualcosa. Anzi, meglio, che aiutasse i suoi dirigenti a costruire una squadra all’altezza. Al momento la Fiorentina rimane una squadra fortemente incompleta.