Gli strani intrecci di plusvalenze tra Atalanta e Inter. E pensare che la Fiorentina rimase beffata per Mancini
C'è un sottobosco forse ancora troppo inesplorato nel mondo del calciomercato italiano ed è quello che riguarda la compravendita frenetica di giovani: d'altronde per i club, specialmente quelli impegnati nelle coppe europee, i paletti del Fair Play Finanziario sono imprescindibili e qualche aiuto può arrivare proprio dal mercato "minore", quello legato appunto ai giovani del vivaio. Si tratta di operazioni che passano in sordina ma che alla fine fanno parte dello stesso bilancio esaminato dalla Uefa. Ecco quindi che di situazioni "strane" ne vengono fuori parecchie, con plusvalenze sorprendenti intorno a giovani dalla carriera ancora tutt'altro che affermata: dal sito calcioefinanzia.it sono emersi alcuni dati relativi all'ultimo bilancio dell'Inter, che ha iscritto l'acquisto del difensore centrale, classe '99, Alessandro Bastoni (arrivato dall'Atalanta) per 31,1 milioni di euro: un valore raggiunto dopo appena 7 partite di Serie A. Discorso analogo a quello di un altro centrale, classe 2000, come Davide Bettella, punto fermo dell'Inter Primavera e dell'Under 19 azzurra: lui invece ha fatto il percorso inverso, costando ai bergamaschi ben 7 milioni, con la bellezza di zero minuti di Serie A all'attivo. In entrambi i casi, due plusvalenze enormi per entrambi i club.
Non ci spingiamo oltre e lasciamo a voi le considerazioni del caso, sempre memori del caso di Gianluca Mancini, su cui la Fiorentina vantava il 50% della rivendita dopo la cessione al Perugia e che l'Atalanta prese dagli umbri per 300.000 euro circa: una cifra ritenuta fittizia dalla società viola, che denunciò tutto. Il Tribunale Federale però le dette torto e il caso sfumò nel nulla ma qualcosa di "strano" forse c'era anche lì...