La grande occasione e il grande merito della Fiorentina: da tour de force a tour di gestione il passo è breve
Ormai che siamo in ballo, balliamo. Senza eccezioni e senza rinunce perché l'entusiasmo e la condizione che accompagnano la squadra di Italiano non impongono limiti e se vincere aiuta a vincere, allora perché tralasciare qualcosa. Soprattutto se si è stati talmente bravi a seminare, da potersi permettere un minimo di gestione. Questo di fatto è il grande merito della Fiorentina, che a Cremona e a Poznan ha in sostanza già chiuso il discorso qualificazione in Coppa Italia e in Conference League. E allora spazio anche al campionato, che come è solito sempre ripetere Italiano, "ha bisogno di essere rimesso in sesto": lunedì a Firenze arriva l'Atalanta e all'orizzonte la Fiorentina ha una sfida europea tutto sommato agevole, quasi una formalità, il che rende più facili determinate scelte.
E lo stesso discorso varrà prima della semifinale di ritorno del 26 aprile, che la squadra viola dovrà gestire tra le mura amiche senza bisogno di chiedere sforzi extra ai più utilizzati e potendo gestire al meglio turni di riposo che erano tutt'altro che scontati o prevedibili. E questo, in ottica del rush finale della stagione, rischia di diventare il vero valore aggiunto della Fiorentina.