Così è se mi pare… - Il “tris d’assi” (e non di due di picche) calato dal mercato
Pongracic, Colpani, Gudmundsson: la Fiorentina di Palladino avrebbe dovuto ricominciare soprattutto da loro: il “tris d’assi” calato dal mercato. Kean e De Gea due scommessone. Adli, Cataldi e Bove tre incognite. Le due scommesse sono state ampiamente vinte. Le incognite si sono trasformate in certezze. Il “tris d’assi” bada bene di un colore solo, rubando le parole a De Gregori, invece, al momento verrebbe battuto anche da una doppia coppia.
Il rendimento
Il difensore ha fatto una sola vera presenza in campionato e due brevi apparizioni per un totale di 101 minuti. Peraltro non esaltanti. L’esterno ha invece giocato tutte le 18 partite del girone d’andata, collezionando 1.214 minuti, senza riuscire a lasciare il segno, se non quello della delusione ad ogni fischio di fine partita. Il tanto a lungo corteggiato gioiellino islandese si è visto in 8 gare, per un totale di 370 minuti: un avvio folgorante (protagonista del ribaltamento del risultato contro la Lazio), che si è immediatamente opacizzato.
In sostanza le “scartine” hanno fatto presa, gli assi sono rimasti a guardare. Ma la Fiorentina non è l’Inter, con la cui rosa si possono comporre tre squadre da serie A. E neanche il Napoli o la Juventus che di squadre ne hanno un paio. Non è neanche l’Atalanta dove ogni giocatore venga toccato dalla bacchetta di Gasperini diventa o torna ad essere un campione.
Nessuno deve tradire le attese all'interno della Fiorentina
La squadra viola, per competere con le migliori, ha bisogno che nessuno “tradisca”. Questo vale soprattutto per quelli su cui sono state concentrate le maggiori risorse economiche. La stagione è partita in sordina, poi i viola hanno acceso i reattori e la cabrata li ha portati in vetta alla classifica. Hanno contribuito impegno, bravura e buona sorte, indispensabile per centrare qualsiasi risultato di prestigio ma che può difettare di continuità. Sul finir del girone una picchiata che va subito arrestata.
Dal mercato si attendono con impazienza buone nuove. Ma sono soprattutto i tre che devono recitare il ruolo da assi e non da due di picche (quando briscola è fiori) come hanno fatto fino ad oggi.