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Lo scorso fine settimana il mondo del calcio ha probabilmente raggiunto il suo punto più basso degli ultimi vent'anni. Parliamo di gestione dell'emergenza, di mancata coerenza di comportamenti e decisioni, tutti fattori che hanno portato il nostro Paese e il nostro mondo pallonaro ad essere deriso in tutta Europa.

Scendendo ancora più nello specifico, c'è un caso nel caso che merita di essere approfondito, ovvero il comportamento ridicolo tenuto nei confronti della Fiorentina. La scorsa settimana i viola avevano ricevuto comunicazione di recarsi regolarmente ad Udine, dove avrebbero giocato sabato pomeriggio con inizio alle ore 18. Ritiro fissato, trasferimenti fatti, albergo pagato, costo totale circa 60 mila euro. Salvo poi sapere il giorno stesso della partita e nemmeno direttamente in un primo momento, che la squadra non sarebbe scesa in campo, per motivi ancora non ben conosciuti.

Come se tutto questo non bastasse, la farsa sta continuando imperterrita. La Fiorentina dovrebbe nel frattempo preparare una partita senza sapere però chi sarà il prossimo avversario, anche se probabilmente ci sarà da fare ritorno ad Udine per la seconda volta in sette giorni. Con tutto quello che ciò comporta: disagi, allenatore e giocatori che navigano a vista. Ma anche tifosi. Sì perché non v'è la certezza di dove si giocherà, né con che modalità (porte aperte o porte chiuse).

Il calcio ha dato il peggio di sé per davvero in un momento che già era difficile. E la cosa più triste è che potrebbe non essere finita qui.


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