De Silvestri: "Il Bologna in Champions è un esempio per tante altre squadre. Italiano ha portato esperienza internazionale, ma..."
Quest’oggi il terzino destro del Bologna Lorenzo De Silvestri, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Serie A. Il difensore rossoblu, oltre che a parlare di cosa rappresenti la Champions League per un club come quello felsineo, ha parlato anche dell’impatto di Vincenzo Italiano sulla squadra. Questo un estratto delle sue parole:
"La Champions per il Bologna è un motivo d’orgoglio enorme, perché averla raggiunta dopo così tanto tempo è un traguardo incredibile che va assaporato. Io ho cercato di godermelo fino in fondo perché sono cose che rimangono nella storia del club e che comporta delle responsabilità, un livello che si alza per cui dobbiamo cercare di farci trovare pronti. È un gruppo migliorato anno dopo anno, quindi sarà una bella sfida per noi. Dovremo essere tutti pronti a questa nuova sfida ma col sorriso sulle labbra, ricordandoci che è stata una cavalcata bellissima. Vogliamo giocarcela in maniera molto professionale”.
“Italiano ha portato esperienza internazionale. Ecco in cosa può aiutare la squadra”
Qualche parola anche per l’ex Fiorentina Vincenzo Italiano, da qualche mese tecnico dei rossoblu: "Prende una squadra pronta sotto tanti punti di vista. Tanti giovani sono cresciuti e sono diventati giocatori importanti. Ci ha portato esperienza internazionale, perché ha fatto due finali di Conference e anche una di Coppa Italia, poi ci ha portato idee nuove, voglia di fare, carattere ed esperienza. Ci può aiutare per affrontare le tre competizioni con partite ogni tre giorni".
“Il Bologna in Champions League è un esempio per tante altre squadre che partono dietro”
Ha poi concluso: ”Bologna è una città che ho nel cuore. Quello del Bologna in Champions League è un esempio per le formazioni che sulla carta partono dietro ma che si sentono una famiglia, in cui tutti si sentono protagonisti. Da noi si è creato questo tipo di sensazioni meravigliose, ora vogliamo continuare così. Non è facile, perché ci sono tante partite con alti e bassi. Ma sappiamo che da soli si va veloci, ma uniti si va lontano. Al Bologna, tutti, dal primo all’ultimo, hanno dato una pennellata a questo quadro meraviglioso.
