ALLENATORE, SQUADRA E MERCATO: UN COMMISSO CHE USERA' PIU' BASTONE CHE CAROTA. E NON E' ESCLUSA UNA DECISIONE DRASTICA PER CHIESA
Montella non rischia, almeno al momento. Soltanto se le cose dovessero precipitare per la Fiorentina nella partita in casa con il Lecce allora, davvero, la posizione dell’Aeroplanino potrebbe essere messa in discussione.
Tornerà Commisso, parlerà alla squadra, all’allenatore. Cercherà di capire, anche e soprattutto a livello di sensazioni, se i suoi giocatori potranno riprendersi. Senza cambiare nulla. E cercherà di capire, assieme a Barone e Pradè, se e come intervenire nel mercato di gennaio. Non piace al numero uno gigliato la poca verve, quella grinta che oggi sembra mancare e forse c'è anche un deficit di condizione fisica. La Fiorentina corre meno rispetto agli avversari, arriva dopo sul pallone, perde i contrasti decisivi. Gioca bene con le grandi, si fa mettere sotto dalle piccole. Un problema caratteriale, che evidentemente in questo momento trova un responsabile su tutti: l’allenatore.
E poi la squadra, costruita male, ma davvero male a centrocampo. E’ sotto gli occhi di tutti la poca qualità in quel settore del campo, le poche alternative. E meno male che è esploso Castrovilli. Perché quel Badelj che doveva essere ‘Il miglior acquisto del mercato estivo’, sta clamorosamente toppando.
Infine Commisso vorrà ‘chiudere’ il caso Chiesa. Caso riaperto dallo stesso Montella, con una panchina che ha fatto molto discutere e parlare. E' un giocatore, che ormai da settimane, è tornato ad avere il muso lungo. Non parla da mesi, non gioca bene, ma attenzione. Se è vero che da una parte si cercherà in tutti i modi di mettersi a sedere e di dialogare, è altrettanto vero che se Commisso dovesse vedere e captare una brutta aria, che si ripercuoterebbe anche sull’umore dello spogliatoio, potrebbe prendere decisioni clamorose. Come quella di metterlo da parte, finché non si troverà una quadra. Fino a che non gli tornerà il sorriso ma, soprattutto, non si esprimerà in campo come un giocatore che vale tutti quei milioni di euro. Insomma, la sensazione è che in questa visita ‘natalizia’ di Commisso, che durerà più del solito, ci saranno meno sorrisi, meno abbracci. Più bastone che carota, a questo giro.