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De Gea: 10 C'è subito lavoro per lui su Nissilä che ci prova da dentro l'area di rigore. Straordinario però l'intervento su Puljić al 40', davvero provvidenziale. Nella ripresa fa ancora meglio deviando sulla traversa un colpo di testa ravvicinatissimo di un avversario. Tre parate una più difficile dell'altra. Sul rigore di Nagy poco da fare anche per lui, poi però gli prende un altro grande pallone a fil di palo nei supplementari. E infine il sigillo del suo capolavoro personale sul tiro dagli undici metri che sancisce praticamente il passaggio del turno dei viola. 

Martinez Quarta: 5,5 Quello che ha meno demeriti in una retroguardia che così strutturata preoccupa e non poco. Parisi: 6 Cerca di tenere palla e far passare il tempo. Così riesce a dare una mano ad una squadra palesemente in difficoltà specialmente quando resta con due uomini in meno in campo. 

Pongracic: 3 Subito avvio difficilissimo per lui, con tanti errori in uscita, uno dietro l'altro e con la consueta ammonizione, la quarta in tre partite. Non sa assolutamente cosa fare, dove stare, chi marcare: utilizzare il concetto di pesce fuor d'acqua è fin troppo edulcorato nei suoi confronti. Anche se c'è da dire, a sua piccola discolpa, che non ha mai giocato in una difesa a tre nella sua carriera. Comuzzo: 6 Buon approccio alla partita con un giallo preso nei tempi regolamentari evitabile. L'espulsione avvenuta nei supplementari è semplicemente ridicola, così come l'arbitraggio di questa gara. 

Ranieri: 4 Sbanda vistosamente nel primo tempo anche lui, si riprende parzialmente nella ripresa. Poi comincia a fare sceneggiate incomprensibili con Colley e soprattutto gli concede posizione e strattone (sia pur leggero) che costano un rigore e i supplementari alla squadra e l'espulsione a lui.

Dodo: 5 Uno dei pochi ad avere gamba e questo l'avevamo già visto, ma fare un colpo di suola per tentare un tunnel su un avversario nella tua area di rigore è una follia calcistica assoluta. La Fiorentina avrebbe bisogno delle sue accelerazioni per guadagnare campo e costruire qualcosa, solo che non arrivano. Kayode: 6 Stringe i denti, si mette dietro e prova a creare una linea arretrata improvvisata ma che rischia meno di quella che dovrebbe essere titolare. 

Richardson: 6 Si sgola Palladino, vorrebbe che i suoi giocatori dessero più palloni ad uno dei neo acquisti viola. Palloni che però gli arrivano raramente. Rigore calciato in maniera perfetta e in un momento delicatissimo questo gli va riconosciuto. 

Amrabat: 6 Mentre la dirigenza lo stava vendendo, lui scendeva in campo per assoluta necessità di questa squadra. Al netto di qualche leggerezza (e chi non ne ha commesse stasera?) prova a reggere. 

Biraghi: 6 Contributo sulla fascia sinistra pressoché nullo. Da terzo di difesa è più molto più utile alla squadra, almeno questa volta. Ha il merito di trasformare l'ultimo penalty che porta la squadra a giocarsi questa competizione, scacciando i fantasmi di quella che sarebbe stata una clamorosa eliminazione. 

Ikone: 4 Passano le partite, passano i giorni, ma le sue prestazioni restano le stesse, ovvero il nulla condito da qualche piccolo, raro sussulto. Eppure trova allenatori che di chance continuano ad offrirgliene in continuazione: questo resterà davvero il mistero più grande. Colpani: 6 Con un movimento ad allargarsi riesce a creare spazio per Kean e per il suo tiro nel gol dell'1-0 trovato dalla Fiorentina. Tanto sacrificio e qualità sul rigore calciato. 

Sottil: 4,5 All'andata aveva dato la spinta verso la rimonta col suo destro verso il secondo palo. Questa volta non trova giocate degne di questo nome, non trova accelerazioni, sostanzialmente è un'ombra. Kouame: 6 Spizza di testa la palla che innesca l'azione vincente di Kean. Calcia troppo centrale e lento nell'unica occasione per andare al tiro che ha avuto. Rigore da manuale. 

Kean: 7 L'unico spunto di qualcuno in maglia viola nel primo tempo è il suo, peccato che gli sia venuto fuori un tiro-cross leggermente lungo per tutti. Si costruisce da solo quello che è il gol che vale la qualificazione e l'accesso alla competizione. De Gea para, Kean segna, sono questi due a salvare la faccia. Mandragora: 6 Anche lui dal dischetto se la cava.

Palladino: 4 Fa di tutto, ma davvero di tutto per mettersi e mettere in difficoltà la sua Fiorentina. La difesa a tre fa acqua, specie con Pongracic in campo. Ikone è un giocatore perso, Sottil un'ombra. Di costruzione di gioco nemmeno a parlarne. Poi decide pure di togliere Kean alla fine dei tempi regolamentari, mettendo fuori l'unico che ha fatto qualcosa davanti e che poteva anche creare uno spunto vincente da solo. La società ha le sue colpe, le abbiamo sottolineate e lo rifacciamo anche questa sera, e sono colpe gravi nella costruzione di questa squadra e nel ritardo dell'arrivo di determinati giocatori, ma anche lui ci mette del suo.


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