Italiano: "Chi non è al cento per cento non può giocare, oggi l'ho capito. La Conference l'abbiamo voluta e ora dobbiamo essere all'altezza del doppio impegno"
Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha commentato la pesante sconfitta subita per mano dell'Inter: “Dopo il primo gol siamo spariti dalla partita, abbiamo provato a cambiare l'inerzia ma non ci siamo riusciti. Oggi è stato dimostrato che chi non è al cento per cento non può mettere piede in campo. Ho provato a premiare chi stava meglio dal punto di vista mentale, speravo potesse servire per sopperire alla stanchezza, e invece contro certe squadre non è possibile. Mi assumo le responsabilità di questa scelta, è una situazione su cui ho sbagliato. Comunque era appena la terza giornata, potevamo avere dei punti in più ma questa è solo una serataccia da archiviare in fretta".
E poi: “Sono partiti giocatori importanti ma ne sono arrivati altri che secondo me possono darci tanto. Non è una partita storta a farmi cambiare idea. C'è stata grande condivisione con la società, abbiamo deciso insieme dove e come intervenire. Ho già parlato due minuti con la squadra e mi sono preso tutte le responsabilità, però al tempo stesso ho detto che non possiamo uscire così dalle partite. Mi tengo il passaggio del turno in Conference, non era facile ribaltare la sconfitta di Vienna e inevitabilmente questo ci ha tolto energie. Ma non dirò più che non è facile preparare le partite in tre giorni, la Conference l'abbiamo voluto e dobbiamo essere all'altezza del doppio impegno”.
Infine: “L'approccio è stato buono, dopodiché però abbiamo sbagliato praticamente tutto. Nel momento in cui lavori male sotto tanti aspetti è giusto perdere. Mi dispiace perdere qualche giocatore che va in Nazionale, ma useremo comunque questi quindici giorni per aiutare i nuovi a integrarsi ancora di più e per migliorare la condizione fisica di tutti. Potremo perdere altre partite, ma mi auguro di non vedere più una gara in cui non diamo mai l'impressione di essere pericolosi come oggi. Prime sei? Sono sempre le stesse da quindici anni, noi da quando sono arrivato abbiamo provato a impensierirle e vedremo se in futuro potremo prendere il loro posto”.