Due acquisti per provare il colpaccio, ma con la variabile Mandragora. E se il centrocampista lascia, Pradè ha già pronte un paio di alternative
Conta la Coppa certo, ma conta anche e soprattutto, in questo momento, il campionato, perché la Fiorentina è lassù, nelle zone alte, uscita dall’Olimpico con il morale particolarmente buono. Forse, per la prima volta, ha avuto la consapevolezza in questa stagione di poterci provare a fare il colpaccio. Quale? Quello di poter rimanere attaccata alla zona Champions, che farebbe davvero la differenza in ottica futura.
Due acquisti
A gennaio la Fiorentina punterà su due acquisti: un attaccante, presumibilmente esterno e un difensore. Davanti servono reti, dietro occorre aggiungere centimetri, gioventù, alternative. Mina porta con sé tanti dubbi sulla tenuta fisica, Milenkovic non sembra essere nella migliore annata, Quarta è la vera sorpresa. L’argentino è cresciuto in disciplina tattica, in atteggiamento, in concentrazione. Ma soprattutto ha portato reti importanti, quei gol che sono mancati al reparto offensivo in questi mesi.
Ma se Mandragora…
A centrocampo la Fiorentina è a posto numericamente, a meno che Mandragora non reclami più spazio. A quel punto li viola potrebbero optare per uno scambio, con Pradè che ha già in mente un paio di alternative all’altezza. Una cosa però sembra chiara: la Fiorentina a gennaio aumenterà la qualità, per provarci davvero ad arrivare davanti a squadre come Roma, Lazio e Atalanta. Questo intento può diventare possibile soltanto aumentando il valore del terminale offensivo e sano più alternative (negli undici titolari) all’allenatore viola.
Italiano valore aggiunto
Un Italiano sempre più calato nel mondo viola, ma al tempo stesso sempre più corteggiato dal Napoli e dal suo presidente. Ci sarà un nuovo assalto in primavera. E a quel punto occorrerà capire dove sarà la Fiorentina e quali segnali avrà ricevuto l’allenatore dalla proprietà. Un tecnico che oggi, senza ombra di dubbio, è il valore aggiunto di questa squadra.