Il difensore viola Dodô in panchina. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Il difensore viola Dodô in panchina. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

A Lady Radio la firma del Corriere dello Sport-Stadio Alberto Polverosi ha toccato tanti temi sensibili di casa Fiorentina in vista della sfida di stasera contro il Genk in Conference League.

Ecco le sue parole: “Adesso è il momento di prendere una decisione sul portiere. Non credo possa essere utile ad una squadra l’alternanza. Christensen ormai è arrivato da tempo. Molte squadre nelle coppe affidano la porta al secondo portiere, la cosa fondamentale è fissare un titolare e non far sentire i giocatori sotto esame. La concorrenza talvolta è stimolante, ma questo è un ruolo particolare".

“Un collega mi ha fatto notare una maggiore apertura nel modo di fare e di esprimersi da parte di Italiano rispetto al passato, lo hanno trovato molto meno costruito e più diretto. Non capisco cosa stia accadendo con Kayode, che ha fatto la prima partita per poi sparire di scena, in un ruolo in cui Dodô ha iniziato piuttosto male”.

Beltran ha mostrato colpi importanti, però se dovessi fare una scommessa su chi segnerà più gol tra lui e Nzola, dico quest'ultimo, anche se si deve dare una svegliata. L'argentino non è uno da area di rigore rispetto all'angolano, che ha padronanza nell'ultimo rettangolo di campo. Italiano non si stacca dal suo modulo, ma non sarebbe male un giorno vedere una squadra differente, senza le ali e con i due attaccanti al centro. Secondo me possono essere come Baiano e Batistuta per caratteristiche”.

Infantino può essere molto utile anche se è un 2003, è entrato bene a Genova benchè la gara fosse in discesa per la Fiorentina, è un elemento interessante. Martinez Quarta con la palla è un bellissimo giocatore, senza la sfera invece concede sempre qualcosa. Con l'Atalanta ha segnato un gol da centrocampista”.


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