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Controcorrente, antiestablishment, presuntuoso. È un leader populista? Macché, non riesce nemmeno a trascinare la sua squadra. Luka Jovic è l’esempio perfetto del calciatore antipatico: mai un sorriso e sempre quella faccia da “ma chi me l’ha fatto fare”. Anche contro la Roma, nonostante l’assenza del suo concorrente in attacco, l’ex Real si è mostrato indisponente e avulso dal gioco. Costringendo Italiano a sostituirlo all’intervallo.

Le caratteristiche sin qui descritte non lascerebbero spazio ad altra descrizione se non quella di un elemento dannoso per squadra e spogliatoio. Probabilmente è così, ma il serbo possiede anche quella giusta dose di arroganza che nel calcio può sempre tornare utile. Ascolta poco, parla ancora meno ed appare come un corpo estraneo ai suoi compagni. Le sue doti tecniche, però, non si possono negare.

Un piede educato, preciso, forse più adatto per un regista avanzato. Perché la porta, Jovic, la trova veramente con difficoltà. La dimostrazione della sua doppia personalità è la doppia occasione avuta contro la Sampdoria in Coppa Italia, quando prima ha scavalcato il portiere con un dolce pallonetto e dopo è riuscito a non centrare lo specchio da due passi. Luka Jovic non è un bomber di razza e questo lo sa, ma il suo carattere difficile e scontroso potrebbe aiutarlo a emergere in una formazione che di personalità non ne ha certo da vendere.

Cabral ne avrà ancora per qualche settimana e tutto il peso dell’attacco ricadrà sulle spalle del giocatore più arrogante della Fiorentina. Ritrovare le sue reti sarà fondamentale in vista della sfida di Coppa Italia, unico e solo obiettivo da qui a un mese (fino a Braga). Italiano dovrà incanalare (verso le porte degli avversari) quella rabbia repressa che chissà per quale motivo Jovic tiene così tanto dentro. Ma gli attaccanti silenziosi, quelli che non sorridono mai e sembra ce l’abbiano sempre con tutto il mondo, possono funzionare e l’ultimo dei serbi passati a Firenze ne era la prova.

Jovic siamo già ai saluti? Italiano deluso, ma ci sono delle difficoltà...
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