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Chi lo ha avuto tra le mani, prima Italiano e poi Palladino, se lo è reinventato un po' ovunque, da centravanti prima a seconda punta, a trequartista e perfino da esterno: sintomo che una vera collocazione nella Fiorentina, Lucas Beltran ancora non ce l'ha o quantomeno l'ha trovata solo di recente. 

Non un gran biglietto da visita per chi in patria giocava in un ruolo, parso insostenibile in Italia. E d'altronde i numeri non mentono: appena 8 reti in Serie A in un anno e mezzo, 12 totali in 60 presenze con la Fiorentina e 2 in questa stagione, 1 delle quali su rigore.

Sembrava aver imboccato la via giusta lo scorso inverno quando segnò molto tra dicembre e gennaio e trasformò a maggio il rigore di Bruges, che valse la seconda finale di Conference. La svolta vera e propria però non è mai arrivata e con Palladino, il Vikingo si è accomodato alle spalle di Kean, con discreti risultati. Non però con i gol, che farebbero gran comodo per creare un diversivo. Un proposito obbligatorio per Beltran per il 2025 appena iniziato.


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