Kouame-Fiorentina avanti insieme, il premio ad uno dei più impiegati della gestione Commisso. Ma la Fiorentina cerca a prescindere un vice Kean
Non sarà fortunato come si dice fossero i generali prediletti da Napoleone, ma sono parecchi gli allenatori che non rinuncerebbero mai a un soldato come Christian Kouame. Con l’annuncio di ieri, come sottolinea il Corriere Fiorentino, è ufficiale il rinnovo di contratto dell’attaccante ivoriano fino al 2027, un’operazione attesa dopo che la Fiorentina si era avvalsa dell’opzione per il prolungamento dell’accordo in scadenza nel giugno scorso. In virtù di quel passaggio automatico l’ingaggio di Kouame era stato ritoccato verso l’alto — superando i 2 milioni di euro — mentre con l’ufficialità di ieri il club potrà spalmare la cifra su più stagioni assicurando comunque all’attaccante circa 1,4 milioni a stagione. Un altro passo verso la riduzione degli ingaggi che ha portato la Fiorentina a quota 55,9 milioni lordi (ottavo monte stipendi dietro a Inter, Juventus, Milan, Roma, Napoli, Lazio e Atalanta) ma anche un premio nei confronti di uno dei giocatori più impiegati nel corso della gestione Commisso.
Tante presenze e la fiducia dei tecnici, ma pochissimi gol
Arrivato nel primo mercato invernale del tycoon americano dal Genoa per 11 milioni di euro più bonus (e il 10% sulla futura rivendita garantito ai liguri) nonostante fosse ancora fermo per l’infortunio al legamento crociato, Kouame è diventato uno dei fedelissimi di Italiano. Fu proprio l’attuale tecnico del Bologna a scegliere la metafora del soldato («Se devo andare in guerra uno come lui me lo porto sempre» disse) e le 133 presenze fin qui collezionate non fanno altro che confermare la sua importanza nel gruppo. Sotto il profilo realizzativo Kouame non si è rivelato esattamente uno stoccatore (in tutto sono 10 i gol in maglia viola di cui 8 in campionato, 1 in Coppa Italia e 1 in Conference League) ma se anche Palladino ha trovato il modo di mandarlo in campo in 6 delle 7 sfide di campionato (con l’unica eccezione di Bergamo dove non fu convocato perché in procinto di diventare padre), significa che il suo valore va oltre la singola guida tecnica.
Kouame e quella duttilità che ha spinto Palladino a considerarlo la prima alternativa a Kean, ma…
Anche perché fino a prova contraria Kouame è (quasi) sempre riuscito a ripagare la fiducia nei suoi confronti, anche in Europa in cui è stato tra i marcatori dal dischetto nella lotteria dei rigori contro l’Akademia Puskas. Di recente ha indossato anche la fascia di capitano lasciata libera da Biraghi, a Empoli, dimostrando una personalità non indifferente. “Questo rinnovo mi fa felice perché considero la Fiorentina casa mia e ogni volta che sono andato in campo ho sempre dato tutto”. Uno dei grandi punti di forza del nazionale ivoriano, campione d’Africa nel gennaio scorso, è quella duttilità che gli ha consentito di giocare praticamente in tutti i ruoli dell’attacco, prima punta, esterno o trequartista, ed è anche per questo che almeno fino a ora Palladino lo ha considerato la prima alternativa a Kean.
Nella settimana in cui l’ex Juventus ha dovuto fare i conti con la lombalgia l’opzione Kouame è rimasta sempre d’attualità, a differenza di Lucas Beltran fin qui impiegato in una posizione più arretrata (e atteso a un riscatto in questo ciclo di partite continue), confermando come tra le priorità della dirigenza per il prossimo mercato di gennaio ci sia comunque quella d’individuare un vice Kean, anche a prescindere da come e quanto sarà chiamato in causa Kouame.