Ritorni: "Il gol con la Lazio la ciliegina sulla torta di una prova eccezionale per Kayode. Il ragazzo ha la Fiorentina nel cuore, la convocazione in Nazionale coronerebbe il suo grande lavoro"
Il talent scout Andrea Ritorni, scopritore di Michael Kayode e membro dell'entourage del calciatore di Borgomanero, ha parlato a Radio Bruno dopo la prima rete in Serie A del giocatore classe 2004 della Fiorentina.
‘Il gol la ciliegina sulla torta per Kayode, la sua una prestazione eccezionale’
“Ha avuto un periodo di difficoltà dopo l'infortunio alla caviglia, è stato un po' in apprensione e si è dovuto reinserire sul piano fisico e mentale. Sono contento della grande prestazione che ha fatto e mi sono emozionato, indipendentemente dal primo gol in A. Se lo meritava per ciò che dà in campo sotto ogni punto di vista. Italiano ha speso parole giuste per lui, serve umiltà e tenere i piedi per terra. Ieri ha fatto una partita eccezionale contro Felipe Anderson e Zaccagni, il gol la ciliegina sulla torta, ha iniziato e chiuso l'azione della Fiorentina. Ha recuperato palla e poi è andato diretto in area a segnare”.
‘Ha la maglia della Fiorentina nel cuore, gioca come un veterano’
“Ora sta benissimo sul piano atletico e mentale, sta tornando il Kayode di inizio stagione. È propositivo, si sovrappone, va al cross. Sono felice per Mike, avete visto come ha festeggiato col pubblico. Ha la maglia della Fiorentina davvero nel cuore. Gioca come un veterano, ha grande carattere anche grazie alla sua famiglia ma lavoriamo molto con tutto lo staff. Nel calcio di oggi serve grande convinzione per far fronte ai tanti impegni”.
‘La Nazionale Italiana sarebbe un ulteriore coronamento per il lavoro che sta facendo Mike'
“Penso che Kayode si possa meritare la Nazionale Italiana ma dovranno essere mister Spalletti e il suo staff a decidere. Ieri certamente ha dato una grande dimostrazione, un bel biglietto da visita. La convocazione con l'Italia sarebbe un ulteriore coronamento del lavoro e del sacrificio che sta mettendo. Contenti del rientro di Dodô, lui e Mike sono molto legati e la concorrenza ti porta sempre ad alti livelli. C'è una sana e bella competizione”.