Diprè a FN: "Barak è il 'Kafka' del calcio, avevo previsto questa finale. Vi racconto com'è nata la mia passione per la Fiorentina e se dovesse andare come ci auguriamo..."
Manca sempre meno alla finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham che si giocherà mercoledì sera a Praga. Per l'occasione Fiorentinanews.com ha intervistato in esclusiva un accanito tifoso viola che da alcuni anni abita nella capitale della Repubblica Ceca come Andrea Diprè, con un passato da avvocato e critico d'arte e ora personaggio televisivo e di Youtube.
Diprè, ci racconti prima di tutto da dove nasce il suo tifo sfrenato per la Fiorentina.
"Tifo viola da sempre, fin da quando ero alle elementari. Provengo da un piccolo paese del Trentino, e da quelle parti tutti tifano Juventus. Non badavo tanto al calcio e probabilmente sarei stato destinato anche io a diventare uno di loro. Ma un giorno mio padre tornò con gli autografi dei giocatori della Fiorentina che era in ritiro a Pinzolo, vicino a Madonna di Campiglio, e fra questi c'era l'autografo del grandissimo Socrates. Mi ricordo che firmava soltanto con una grande "S". Io da lì ho iniziato a tifare viola in modo totale, e ho cercato sempre di più di avvicinarmi a Firenze e farmi degli amici lì. Ho condotto anche una trasmissione dedicata all'arte in una nota rete televisiva della città".
Un commento sulla stagione viola? Se l'aspettava così?
"Nei miei giudizi solitamente sono molto passionale, non sopporto chi parla di calcio tirando sempre in ballo ruoli e tattiche. Per me la Fiorentina è Roberto Baggio che fa quel gol contro il Napoli, è Passarella, è Socrates, è Dunga. Non ho mai sopportato invece ad esempio Vlahovic e Chiesa anche quando vestivano la maglia viola. Per quanto riguarda la stagione attuale dico soltanto che se la Fiorentina fa il suo dovere nella finale di Conference va sugli altari e sarà quindi da onorare, altrimenti sarà quasi tutto da buttare. Ci sono rimasto malissimo per la sconfitta in finale di Coppa Italia. Avevo comunque previsto che la Fiorentina potesse andare in finale di Conference visto il grande potenziale che ha in rosa. Riguardo la finale, vivendo qui a Praga posso dire che vedere la partita qua era un mio sogno. La vedrò in un pub che abbiamo prenotato con un amico tifoso del West Ham ".
Quale è il suo giocatore preferito della rosa attuale e perché?
"Fatemi prima fare un accenno a Gabriel Omar Batistuta e Roberto Baggio, che per me rimangono il migliore di sempre. Nella squadra di ora mi piacciono tantissimo Gonzalez, Dodô, Saponara e Castrovilli, ma apprezzo in particolar modo Barak, non soltanto perché è ceco e io abito qua, ma perché semplicemente è un grande giocatore. Ha segnato il gol decisivo per andare in finale ed mi sembra un elemento positivo della rosa. Lui per me è il Kafka del calcio italiano".
Come è il suo rapporto con i tifosi viola?
"Mi ricordo che la prima volta che ho sventolato una sciarpa viola gridando 'Forza Viola' alla squadra in campo era in una partita contro il Milan e mi ci portò mio zio, tifoso rossonero. Io ero in mezzo ai milanisti e un tifoso mi disse di stare zitto, ma niente mi poteva fermare dopo aver visto la squadra per cui tifavo. Sul rapporto con i tifosi devo dire che sono in contatto e seguo tantissimi gruppi sui social network. Per me la Fiorentina è passione pura e deve vincere sempre".
Ci racconti un tuo aneddoto collegato alla Fiorentina?
"Avevo 30 anni, il fratello si una mia amica di Firenze faceva il raccattapalle allo stadio. Mi portò lì per una partita, ma io non entrai e rimasi fuori: sentivo tutte le urla dei tifosi. Quando uscì mi disse che la Fiorentina aveva vinto anche per me. Faceva strano che uno del Trentino tifasse la Fiorentina, ma sono tutte caz**te. Il calcio la Fiorentina lo ha inventato, creato: è l'espressione artistica del calcio".
Se dovesse andare come ci auguriamo che farà per festeggiare?
"Se dovesse andare come vogliamo tutti desidero che una modella con la quale collaboro, Charlie Red, regali a suo modo delle emozioni come ha fatto Sabrina Ferilli quando la Roma vinse lo scudetto".