Cecchi: "Tra Fiorentina e Napoli c'è una forte ostilità negli ultimi anni, cerchiamo di non buttare benzina sul fuoco. Denunciamo gli episodi orribili, ma Firenze non è razzista"
Sugli episodi riguardanti Fiorentina-Napoli dello scorso sabato, il giornalista Stefano Cecchi è intervenuto a Radio Sportiva: “Lo stadio non è un educatorio, ma c’è un limite da non oltrepassare. E il mostro del razzismo non va toccato, non vale solo per Firenze ma per tutti gli stadi d’Italia. Firenze e Napoli sono due città grandi, passionali, calde, ma soprattutto entrambe hanno la grande arma dell’ironia. Quando però da questa scivoli altrove, si accende una miccia pericolosa”.
“Forte sentimento di ostilità tra Firenze e Napoli, oltre lo sportivo”
E aggiunge: “Purtroppo tra queste due città, negli ultimi anni, si sente un forte sentimento reciproco di ostilità, che fa del male. Ci sono due episodi fondamentali che spiegano queste tensioni: la finale di Coppa Italia del 2014 e il 3-0 di Simeone del famoso Scudetto perso. Ma da qui siamo andati oltre la rivalità esclusivamente sportiva”.
“Sarà compito di Firenze denunciare episodi brutti. Ma non è razzismo”
Sull'episodio del collega napoletano: “Non è vero che il giornalista è stato allontanato perché napoletano. Non so se fosse giusto o meno, ma non è quello il motivo. Lasciatemi dire una cosa su Firenze, è la città di Balducci e La Pira… Ma quale razzismo. Ci sono dei razzisti? Sì, è un fenomeno orribile che accomuna purtroppo tutte le piazze, è compito degli stessi tifosi viola prenderne le distanze. Ma Firenze, come Napoli, è ricca di altre cose che non sono razzismo. Cerchiamo di evitare benzina sul fuoco”.