Manca qualcosa per rendere gli anni di Italiano indimenticabili. Proprio male non ha fatto, ma non sembra andare più di moda dirlo
La serata perfetta. Occorrerà questa alla Fiorentina per battere il Bruges e per affrontare il ritorno con le giuste chance di arrivare in finale. Perché questo sarà il primo avversario capace di impensierire veramente i viola in questa edizione della Conference League.
Forti ma battibili
Forti ma battibili, se la squadra di Italiano giocherà come sa fare. Con concentrazione, disciplina, trascinati da quel fattore Franchi che per vari motivi in questa stagione non sempre c’è stato. Oggi invece lo stadio sarà il dodicesimo uomo in campo, assieme a Commisso che guarderà i suoi uomini da vicino cercando di trasmettere la giusta carica. E Italiano dovrà essere l’allenatore in grado di non sbagliare una mossa, di far giocare i più in forma.
Servono i big
A proposito: sarà difficile tenere fuori Parisi. Si giocherà una maglia con Biraghi, ma in casa forse l’ex Empoli potrebbe servire di più con la sua velocità e la sua dinamicità. E poi occorreranno i big: Gonzalez su tutti. Non è il momento degli esperimenti, ma i gol e la fiducia ritrovata contro il Sassuolo potranno servire.
Quel qualcosa in più per rendere indimenticabili gli anni di Italiano
Da stasera passa una intera stagione e anche la possibilità di ricordare Italiano come l’allenatore delle coppe, delle finali, prima di un addio ormai scontato (non sappiamo se giusto). Questo allenatore ha preso una squadra che si salvava sempre all’ultima giornata e l’ha portata dove è oggi. Proprio male non crediamo abbia fatto, anche se non sembra andare più di moda dirlo. Il calcio è così, intanto proviamo a rendere questi suoi anni in viola indimenticabili.