Gonzalez Fiorentina
Un'esultanza di Nicolas Gonzalez. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

A tag24.it ha parlato l'ex Fiorentina Lorenzo Amoruso, intervenendo anche sul mercato della Fiorentina e la possibile cessione di Nico Gonzalez. Queste le sue parole: “Io credo che in questo momento la Fiorentina, per quanto in passato lo abbia definito incedibile, dovrà valutare qualunque offerta per l'argentino. Chiaramente alle proposte indecenti, nel calcio moderno, nessuno può dire di no. È chiaro però che deve arrivare un’offerta all’altezza, perché lui è sotto contratto e ha anche un accordo lunghissimo. Juventus e Atalanta sanno bene di doversi presentare con dei soldi importanti, anche perché la Fiorentina deve muoversi obbligatoriamente soprattutto a centrocampo. Se vuole trasformare la vendita di Nico Gonzalez in qualche altro giocatore, deve farlo subito. Detto questo, non so se sia finita, ma è difficile trattenere un giocatore che nella sua testa ha già preso una decisione. La Fiorentina non svenderà Nico Gonzalez, pur di accontentarlo e penso che non partirà per meno di 40 milioni”. 

E ancora: “Bisogna fare una valutazione completa di quello che è stato il percorso di Nico con la Fiorentina. È vero che in finale è mancato, ma è stata tutta la squadra a non scendere in campo, non soltanto lui. È chiaro che da uno come lui, dai più esperti, ci si aspettava quel qualcosa in più, ma così non è stato i big mancati in maniera clamorosa. Va detto però che Nico è stato determinante in tantissime altre occasioni, in campionato, ma anche nelle qualificazioni europee”. 

E sul mercato: “Direi per ora va benino, ma mi aspettavo e mi aspetto ancora che Nico Gonzalez possa rimanere. La Fiorentina ha preso Colpani, ha preso il difensore e in attacco ha deciso di puntare su Kean, ma è ancora poca roba. Non dimentichiamoci che la viola ha perso cinque centrocampisti e in questo momento ha una rosa davvero risicata. Se vuoi migliorare quanto fatto lo scorso anno, hai bisogno di investire sul mercato. Voglio aspettare ancora per giudicare, ma dopo la conferenza stampa di fine stagione il club si era preso tutte le proprie responsabilità, ammettendo delle colpe. Con le scuse a parole però me ne faccio il giusto. Quando si sbaglia, la miglior risposta per riparare agli errori sono i fatti. La società adesso non può fare altro che agire”. 

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