Il jolly di Italiano. Esterno o punta che sia, a Christian basta aiutare la Fiorentina. E con la Conference una nuova chance di dimostrare il proprio valore
Checché se ne dica, Christian Kouamé è a tutti gli effetti un valore aggiunto per la Fiorentina di Italiano. L’attaccante ivoriano, nonostante alcune flebili voci, dovrebbe essere confermato anche in questa sessione di mercato. Vista specialmente l’adattabilità del numero 99 viola.
Nella scorsa stagione, infatti, il suo contributo non si era fatto mancare soprattutto nelle prime settimane. Quando la squadra ancora arrancava a prendere ritmo e la sua permanenza - a sorpresa - aveva colto di soprassalto anche gli avversari. Come ben ricorderete, infatti, l’ex Genoa non sarebbe dovuto rimanere a Firenze, con l’Empoli, fra le altre, che si era mostrata molto forte sulle sue tracce. Poi la scelta dell’allenatore di trattenerlo in rosa come “quinto” degli esterni. Decisione che avrebbe dato poi i suoi frutti.
Grazie a qualche manciata di gol e assist, Kouamé è risultato decisivo anche in match cruciali di campionato e coppa. Si ricordino soltanto la sfida contro la Juve al Franchi e la trasferta in Scozia agli Hearts. Poi un lento declino nelle gerarchie, ma solo nel momento in cui i titolari avevano ripreso il passo. Christian è stato importante per la squadra soprattutto per la sua capacità di adattarsi. Un giocatore che oggi verrebbe descritto come ‘duttile’.
Esterno d’attacco, trequartista alle spalle della punta e all’occorrenza pure centravanti. È proprio il caso di dire che Kouamé le ha provate tutte pur di trovare spazio e minuti all’interno della Fiorentina. Un jolly sul quale la dirigenza farebbe bene a pensarci due volte prima di cedere al miglior offerente. Una carta extra in un mazzo offensivo da schierare sul tavolo nei momenti di difficoltà. O semplicemente, quando ce n’è bisogno. Che è anche il motivo per il quale spesso è sceso in campo. Per dare manforte ai compagni in cerca di ossigeno.