Mazzarri traghettatore a Napoli e una chance imprevista per la Fiorentina. I campioni d’Italia non fanno poi così paura. Ce lo ha detto anche il campo
Prima della scorsa sosta per le Nazionali, la Fiorentina usciva trionfante da Napoli, forte dei tre punti e di una prestazione da urlo. Probabilmente quella ma poi sicuramente il ko con l’Empoli, hanno costretto De Laurentiis a cambiare guida, tornando – clamorosamente, va detto – con il suo vecchio pupillo. Un quasi-vecchietto (non ce ne voglia) che porta il nome di Walter Mazzari, tecnico del grande Napoli dei Cavani, Lavezzi e Hamsik, ma fallimentare in quasi tutte le sue successive esperienze.
No Spallettone no party
Motivo per cui, sì, la Fiorentina può puntare questi campioni d’Italia. Che nonostante abbiano ancora per lo più tutti i protagonisti dell’impresa spallettiana, sembrano veramente la controfigura di loro stessi. A cominciare dalla difesa, dove la perdita di Kim Min Jae non è stata evidentemente assorbita.
No a Tudor
Ma a noi – sinceramente – dei problemi delle concorrenti ci interessa il giusto. Ciò che invece è interessante è proprio la scelta del club azzurro, ovvero scegliere un traghettatore fino a fine stagione e lasciar stare allenatori più ambiziosi.
A questo punto, doveroso puntarli in classifica
A questo punto, allora, la sola lunghezza che separa Fiorentina e Napoli in Serie A si fa golosa. In primis, perché i campani ne avranno ancora per molto in Champions League (da secondi, ma il girone lo passano serenamente) e in secundis perché i Viola adesso potrebbero ritrovarsi un competitor povero di idee innovative dalle sue parti di classifica. Attenzione: con questo articolo, non si sta affermando che la Fiorentina ora è in grado di puntare alla qualificazione in Champions. Piuttosto che l’esonero di Rudi Garcia, ma specialmente il cambio con Mazzarri, costituiscono due validi motivi per considerare gli scudettati una diretta concorrente per l’Europa (quale che sia fra aprile e maggio).